L’affare Paletta scuote il Milan: indagato Galliani, ma il club si discolpa

Adriano Galliani
Adriano Galliani

Un fulmine a ciel sereno, l’ennesimo in un mondo del calcio italiano che ogni giorno sembra vivere di scandali improvvisi e sotterfugi poco legali venire alla luce. Adriano Galliani è entrato nel registro degli indagati all’interno della vicenda Crac Parma, il fallimento della società ducale avvenuto la scorsa primavera. Un’accusa grave per l’a.d. rossonero, quella di concorso in bancarotta fraudolenta, identica a quella per l’ex patron Tommaso Ghirardi, il dirigente Pietro Leonardi ed i due manager Marco Preti e Corrado Di Taranto.

 

Ma cosa c’entra Galliani con il Parma? Lo spiega meglio la Gazzetta dello Sport, che racconta di come l’ormai retrocesso club emiliano già a fine gennaio 2014 fosse passato ad una proprietà albanese, guidata da Rezart Taçi, con sede legale a Cipro. Conti in rosso e rischio di fallimento ad un passo, con stipendi e arretrati tutti da pagare entro a febbraio: nella situazione critica entrarono anche gli affari di mercato e la possibilità di cedere i calciatori con gli ingaggi più esosi. Antonio Cassano rescisse rinunciando agli emolumenti non corrisposti, così come Gabriel Paletta, acquistato proprio dal Milan di Galliani per 2,5 milioni di euro, puntando sulla rinuncia dei suoi agenti del cosiddetto premio di commissione.

 

In questo caos, apparentemente regolare, Galliani viene accusato di aver approfittato della situazione critica in casa Parma avendo offerto per un suo gioiello una cifra molto bassa, al fine di strappare un ottimo difensore come Paletta mettendo ancor più in difficoltà economica i ducali. Un’accusa dura da provare, visto che la Procura starebbe indagando principalmente sui 100 milioni letteralmente scomparsi che hanno decretato il fallimento della storica società. Il Milan ha subito difeso con un comunicato l’operato di Galliani sul mercato parlando di operazione regolare; ma nubi e misteri continuano a sorvolare sul nostro amato calcio.

 

Redazione MilanLive.it

 

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