Milan, se resta Berlusconi: addii eccellenti e monte ingaggi ridotto

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (©Getty Images)

Il futuro del Milan è incerto e la preoccupazione dei tifosi è che Silvio Berlusconi possa rimanere al comando, rinunciando alla possibilità di vendere a investitori stranieri. Ma che progetti avrebbe il club in tal caso? Si è parlato molto di una ulteriore italianizzazione della squadra, una prospettiva che non affascina granché visto che il nostro calcio non produce più i campioni di un tempo.

Il Corriere dello Sport oggi scrive che il club avrebbe l’esigenza economica di andare a monetizzare la cessione di alcuni elementi dell’organico. Si fanno i nomi di Carlos Bacca, Luiz Adriano, Jeremy Menez e Keisuke Honda. Da queste cessioni si potrebbe avere un tesoretto, ma non tutto da spendere per il calciomercato in entrata. Infatti, senza la qualificazione in Champions e forse senza neppure quella in Europa League, la società dovrà pensare anche all’equilibrio dei conti del bilancio. E in tal senso la strategia è pure quella di ridurre il monte ingaggi, cresciuto nel 2015 rispetto all’anno precedente. Ci saranno alcuni tagli, anche tra chi è in scadenza di contratto come Riccardo Montolivo, Christian Abbiati, Philippe Mexes, Cristian Zapata, Alex e Kevin Prince Boateng. Solo i soldi cinesi sembrano poter rilanciare il club. Altrimenti il rischio è quello di un ridimensionamento ulteriore.

 

Redazione MilanLive.it

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