Niang: “Milan, torniamo in Europa. Ho chiuso con le cavolate”

M’Baye Niang
M’Baye Niang (©getty images)

MILAN NEWS – Genio e sregolatezza, elogi e critiche. La vita calcistica e non solo di M’Baye Niang sembra una contrapposizione continua. Un talento assoluto, un attaccante coi fiocchi classe ’94 che però ama gli eccessi e sembra non sapersi frenare con autonomia. Tanta qualità in campo e tanta follia al di fuori, dai tuffi in piscina dai tetti agli incidenti automobilistici tutt’altro che da sottovalutare.

La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato quest’oggi parlando proprio del suo carattere fin troppo estroso: “Per quanto riguarda l’incidente stradale, mi è servito di lezione. Sono rimasto fuori tre mesi, so che la squadra aveva bisogno di me e mi è spiaciuto molto. Quando sono uscito dalla macchina e ho visto com’era conciata mi sono detto: “Sei stato fortunato, ti fa male solo la caviglia, e questa è una cosa che si può curare”. Mi sono spaventato molto, con la velocità non si scherza. Il tuffo? E’ stato un gioco in cui non vedevo nulla di male. Non ho pensato alle conseguenze. Quando ero lassù non percepivo il pericolo. Insomma, ero in alto ma non così in alto… Poi ho visto il video e mi sono reso conto. Capisco che, dopo un infortunio come il mio, la gente possa pensare che sono scemo. So di aver fatto una cavolata e non ho cancellato il video appositamente: ormai era in Rete, sarebbe stato peggio. Ho sentito dire che ho fatto quella sciocchezza per farmi cacciare, ma non è vero. Se sono qui è perché voglio restare qui“.

Ma Niang promette un atteggiamento diverso a società e tifosi del Milan, che credono nelle sue qualità: “Mi sento in fase di maturazione, sono tutte esperienze che mi hanno fatto crescere. In Francia diciamo che solo i matti non cambiano. L’importante è aver capito gli errori. Prima di quel tuffo era un anno e mezzo che non combinavo guai, credo sia il mio primato assoluto (ride, ndr). Ora voglio chiudere tutte queste storie e ricominciare. In tutta umiltà, credo di essere uno di quei giocatori da cui ripartire. Ho molta personalità, posso essere importante per questa squadra. Mi sento pronto a sopportare tutte le pressioni e ad avere responsabilità. Sono cresciuto come uomo e come calciatore. Voglio tornare in Europa, avere una stagione senza infortuni e fare tanti gol“.

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