Lite interna al River Plate: “Dovevamo vendere Simeone al Milan”

Giovanni Simeone
Giovanni Simeone (©getty images)

CALCIOMERCATO MILAN – Sta facendo molto discutere la situazione relativa al riscatto da parte del Genoa dell’intero cartellino di Giovanni Simeone. L’operazione tra Genoa e River Plate si è conclusa poche settimane fa, con il club argentino che ha guadagnato 5 milioni dall’operazione divisa in due tranche.

Il valore del Cholito dopo appena pochi mesi in Serie A è più che aumentato, almeno del triplo. Situazione che anche in Sudamerica hanno notato e che pare non abbia fatto molto piacere ai soci del River. I colleghi del Secolo XIX riferiscono che alcuni membri del consiglio direttivo, durante l’ultima assembra dei soci, si sono scagliati contro il presidente Rodolfo D’Onofrio proprio per la cessione a loro dire troppo frettolosa dell’attaccante. Uno dei consiglieri societari, Jorge Sonzogni, avrebbe detto: “Perché non si è aspettato per vendere l’intero cartellino? Ci sono club interessati come il Milan e la sua valutazione è già superiore ai 10 milioni”. 

In risposta alle feroci critiche, il presidente dei Milionarios si è giustificato dicendo che la cessione dell’attaccante era necessaria per far quadrare i conti del bilancio. Inoltre sia l’allenatore che il direttore sportivo, avevano definito Simeone sacrificabile.

Il Milan adesso pare assolutamente interessato all’argentino, tanto che si era parlato addirittura di un diritto di prelazione ottenuto dal club per la prossima stagione. Vedremo se durante il prossimo mercato estivo la futura dirigenza rossonera post-closing, che dovrebbe essere composta da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, tenterà l’assalto. Al momento è certo che uno come Simeone sarebbe più che gradita nella rosa del Milan, inoltre sembra funzionale alle idee tecnico-tattiche di Vincenzo Montella.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione m MilanLive.it

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