MILAN NEWS – Durante l’era Silvio Berlusconi per lunghi tratti il Milan è stato bello, grande, spumeggiante per gioco e carattere. E in estate la società ha puntato per il rilancio su Vincenzo Montella, allenatore che ama il tiki-taka, il possesso di palla e le soluzioni offensive. Eppure per tornare a vincere, il Milan odierno sembra puntare su altre basi.
Come scrive oggi la Gazzetta dello Sport, la svolta della stagione è arrivata dopo il k.o. con la Sampdoria interno, uno dei punti più bassi degli ultimi mesi. Montella un po’ per necessità, un po’ per sua scelta personale, ha abbandonato le velleità di una squadra padrona del campo e temibile per qualità tecnica, puntando più sull’azione di rimessa. Meno fronzoli e più cinismo, cattiveria sotto porta, poche occasione da rete ma tutte sfruttate a dovere. Il primo esempio a Bologna, dove complici le due espulsioni, un Milan in nove uomini ha sofferto e respinto gli assalti avversari per poi vincere nel finale.
Lo stesso è avvenuto contro la Lazio, in una gara che per dominio territoriale sarebbe potuta finire con 3-4 gol di scarto per i capitolini, invece il Milan si è difeso e quando i capitolini hanno arrancato ha scatenato l’ira di Suso per la rete del pareggio. Infine domenica con la Fiorentina: gara cinica, con due reti nel primo tempo e gestione nella ripresa, Montella addirittura negli ultimi 20-25 minuti si è affidato alla difesa a cinque per mantenere la vittoria. Una filosofia che non sarà esteticamente esaltante, non piacerà certo a Berlusconi, ma intanto i risultati stanno arrivando.
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Redazione MilanLive.it