Fininvest-SES, è gelo. Il Milan pretende forti garanzie

Silvio Berlusconi Yonghong Li
Silvio Berlusconi e Yonghong Li (Photo by Xh Sports)

MILAN NEWS – Il caos attuale può portare a qualsiasi soluzione, anche la più inimmaginabile. Da una parte Fininvest, holding che controlla il Milan e che ha dato l’ok per la cessione delle quote di maggioranza. Dall’altra Sino-Europe Sports, fondo cinese che non riesce proprio a concludere l’operazione di acquisto.

Oggi il Corriere dello Sport lancia l’allarme: è gelo nei rapporti tra le due parti, con Fininvest adirata, in primis nella figura di Silvio Berlusconi, per l’ennesimo rinvio chiesto dalla cordata cinese, che aveva apparecchiato proprio per oggi 3 marzo come giorno ideale per il closing e per l’arrivo in pompa magna della delegazione da Pechino. Invece si dovranno ridiscutere tempistiche e termini dell’affare, cosa che agli uomini di via Paleocapa non piace affatto.

Non è da escludere una rottura tra le parti. Non a caso l’annuncio della proroga non è ancora arrivato e i due interlocutori stanno discutendo, non troppo serenamente, dello slittamento e della nuova caparra da versare. Berlusconi però mostra sempre più perplessità e spunta la possibilità di vederlo recedere dagli accordi preliminari con la cordata cinese e tenersi il club, ascoltando magari nuove offerte. Già ieri si era parlato del ritorno di fiamma di alcuni soggetti, come Bee Taechaubol o Sonny Wu, quest’ultimo fatto fuori proprio da Yonghong Li e soci durante lo strappo della cordata accaduto la scorsa estate. Oggi se ne saprà di più, certo è che Fininvest non nutre più grande fiducia nei compratori asiatici.

 

Redazione MilanLive.it

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