Cessione Milan, SES ci crede ancora: ma servono garanzie immediate

Bandiera cinese
Bandiera cinese a Pechino (©Getty Images)

MILAN NEWS – Difficile essere ottimisti in questo momento davvero nebuloso. La cordata cinese non sta dando le giuste garanzie, non ha rispettato le tempistiche prestabilite ben tre mesi fa e rischia di far saltare tutta l’operazione Milan, perdendo anche 200 milioni di caparre già versate.

Eppure secondo il Corriere della Sera, il fondo cinese Sino-Europe Sports ci crede ancora. L’incidente di percorso che ha portato a far slittare ancora una volta il closing Milan dev’essere immediatamente dimenticato e bypassato, ragionando con Fininvest su una nuova strategia di chiusura. Anche la holding che detiene le quote di maggioranza rossonere sembra propensa a credere ancora al closing, nonostante Silvio Berlusconi nelle ultime ore abbia minacciato fortemente di interrompere ogni tipo di trattativa.

Yonghong Li e soci ora sono chiamati a donare garanzie pratiche, come un’altra caparra da 100 milioni di euro che dovrà essere versata entro e non oltre il 10 marzo prossimo, così come alcuni documenti di garanzia anti-riciclaggio per non rischiare brutte sorprese dalle parti di via Aldo Rossi. Qualora i cinesi riuscissero a mantenere tali promesse, verrebbe stipulato un nuovo contratto preliminare tra le parti, con chiusura rinviata ufficialmente al massimo al 7 aprile prossimo. Inoltre il CorSera svela che i motivi degli ennesimi ritardi riguarderebbero la nuova struttura della cordata, che visto il mancato ok del Governo di Pechino per l’esportazione dei capitali si starebbe trasformando in una società di fondi off-shore.

 

Redazione MilanLive.it

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