Bossi (CEO Banca Ifis): “Fideiussioni Milan? Rischio di peso secondario”

Casa Milan
Casa Milan (foto Instagram)

NEWS MILAN – Com’è risaputo, il club rossonero ha fatto ricorso alla Banca Ifis per ottenere le fideiussioni necessarie per completare l’acquisto di Leonardo Bonucci e Lucas Biglia.

Nonostante qualcuno abbia provato ad attaccare il Milan sulla vicenda in maniera ridicola, Marco Fassone ha assolto gli obblighi dovuti in anticipo rispetto alla scadenza e ha così messo a tacere le insinuazioni di chi comunque prosegue nella propria campagna ‘anti-Milan’ con argomentazioni pietose.

Intanto oggi Giovanni Bossi, CEO di Banca Ifis, a margine della partecipazione al Forum Ambrosetti di Cernobbio si è concesso ai microfoni di Repubblica TV per parlare proprio della vicenda: “Merito nostro se Biglia e Bonucci indossano la maglia rossonera? No, è merito del Milan che ha fatto gli acquisti e delle strategie che hanno sviluppato, oltre che degli aspetti che hanno a che fare con il business del club e sui quali noi non c’entriamo. Sarebbe come dire che nel momento in cui un’industria va bene, è merito delle banche che l’hanno finanziata. Non è così”.

Bossi viene incalzato sul fatto che il Milan avrebbe avuto difficoltà a trovare le fideiussioni e che poi Banca Ifis le ha concesse senza problemi: “Noi da vent’anni scarsi ci occupiamo di finanziamenti al calcio. E’ un business significativo per la banca, anche se non è il più importante. Conosciamo i meccanismi del calcio, conosciamo le squadre, sappiamo valutare i rischi e assumerli in maniera consapevole”.

Il CEO del noto istituto di credito ha proseguito così: “Il Milan ha avuto una situazione di urgenza e noi consapevoli di come funziona quel business abbiamo deciso di prenderci una posizione di rischio, tra l’altro di secondario peso che non abbiamo finanziato, perché abbiamo solo rilasciato una fideiussione che è un rischio di secondo livello. Abbiamo preso un rischio consapevole”.

Bossi spiega che il rischio preso dalla banca veneta è qualcosa di assolutamente calcolato e pensato: “Conosciamo bene il business, non c’è niente di avventato nelle scelte che facciamo. Se ci tremano i polsi se il Milan non va in Champions? Assolutamente no. Abbiamo una politica di assunzione dei rischi estremamente attente e consapevoli. Non vedo perché avremmo dovuto trasgredire a questa regola nel caso del Milan”.

Il dirigente di Banca Ifis, ripreso anche da Firstonline.info, ha detto pure questo nella medesima occasione: “L’operazione Bonucci-Biglia ha avuto risalto perché si parla di una società come il Milan, ma vale qualche decina di milioni di euro sui 5,2 miliardi circa di crediti erogati da Banca Ifis”.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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