Milan-UEFA, dossier considerato trasparente. Ma ecco le possibili sanzioni

David Han Li Marco Fassone
David Han Li e Marco Fassone (©Getty Images)

NEWS MILAN – Quella di ieri è stata una giornata molto importante per il futuro del club rossonero, che si è presentato dall’UEFA per presentare il proprio business plan fino al 2021 per ottenere il noto ‘voluntary agreement‘.

Dal Milan è emerso moderato ottimismo dopo il vertice a Nyon, però una decisione non è stata ancora presa dal Financial Body dell’UEFA. Potrebbe arrivare nei prossimi giorni. In ogni caso deve arrivare entro Natale. Se Marco Fassone sarà riuscito a convincere della bontà del proprio piano finanziario, allora sarà una grande vittoria per la società rossonera. Verrebbero evitate sanzioni e dunque si procederebbe molto più serenamente.

Oltre a Fassone, nell’incontro durato tre ore, c’erano presenti anche David Han Li, Markus Kam (CEO di Milan China) e Valentina Montanari (direttore finanziario del club). Il contenuto delle 150 pagine del dossier è stato esposto nel dettaglio, in maniera approfondita in ogni punto. Fassone ha spiegato bene la strategia riguardante l’aumento dei ricavi, in particolare quelli provenienti dalla Cina e in generale dall’Asia. Ovviamente sono stati descritti i vari scenari che vedono la squadra in Champions oppure in Europa League o perfino senza coppe europee con i vari correttivi. Molto importanti anche le garanzie che Yonghong Li deve fornire per la copertura di costi e perdite del Milan.

L’UEFA, attenta a capire come i rossoneri intendono arrivare al 2021 con il bilancio il pareggio, ha apprezzato la completezza e la trasparenza del progetto milanista. Lo scrive il Corriere dello Sport, spiegando che tuttavia c’è la possibilità che il ‘voluntary agreement’ non venga concesso e che di conseguenza scatti il ‘settlement agreement‘, lo stesso a cui hanno dovuto sottostare Inter e Roma.

Quest’ultimo è un regime che prevede delle sanzioni. Il Milan rischierebbe di dover pagare una multa che può persino andare oltre i 20 milioni di euro, il cui pagamento può comunque essere in parte sospeso con la condizionale. Inoltre ci sarebbero limitazioni al numero dei giocatori iscrivibili nella lista per le coppe (in caso di qualificazione), restrizioni inerenti il monte ingaggi (una percentuale fissa in rapporto al fatturato) e anche nella quota degli ammortamenti da mettere a bilancio. Il club rossonero rischierebbe di essere costretto a sacrificare uno o due big della squadra per rientrare nei parametri UEFA.

 

Redazione MilanLive.it

 

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