Milan, basta parlare di Champions. Montella non preoccupato, noi sì

Marco Fassone Vincenzo Montella Massimiliano Mirabelli David Han Li
Marco Fassone, Vincenzo Montella, Massimiliano Mirabelli e David Han Li (©Getty Images)

Non ci aspettavamo certo che il Milan andasse a Napoli a dominare e stravincere, però ci aspettavamo qualcosa di più di quanto visto al San Paolo. Il risultato di 2-1 visto semplicemente sul piano numerico non sembra grave, però nasconde ben altro.

Sul piano offensivo la squadra di Vincenzo Montella ha prodotto pochissimo. Ci sono dati che testimoniano la pochezza dei rossoneri negli ultimi 20-30 metri. Nonostante i ragazzi abbiano dato modo al Milan di potersi rendere pericoloso, sono però mancate le idee e i guizzi giusti per pungere. Poi appena i partenopei acceleravano, erano devastanti e in fase difensiva si barcollava. Il Napoli ha creato di più e il punteggio sarebbe potuto essere anche più severo.

Montella si è detto contento della prestazione, vede la squadra in crescita e non è preoccupato. Noi invece siamo preoccupati e tutta questa crescita non la vediamo. La classifica testimonia il Milan lontano sia dalla Champions che dall’Europa League in questo momento. E a proposito di Champions, sarebbe anche il caso di smettere di parlarne perché diventa quasi una presa in giro. Salvo una clamorosa vittoria dell’Europa League, la corsa al quarto posto è ormai preclusa. Servirebbe un miracolo per riaprire i giochi e non pensiamo che davanti frenino così tanto da permettere un eventuale recupero a sorpresa del Milan.

Adesso il calendario offre ai rossoneri delle partite alla portata, però da non sottovalutare. Bisogna cercare di vincerle tutte per ridare morale al gruppo e migliorare la situazione di classifica in campionato, oltre che per chiudere il discorso qualificazione in Europa League. Serve un filotto di successi per dimostrare realmente che la squadra è in crescita e per non archiviare definitivamente il campionato già prima dell’inizio 2018. Come ha detto Leonardo Bonucci dopo Napoli-Milan, non si possono più fare passi falsi ora.

 

Matteo Bellan

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