Cessione Milan, da Lazard all’Uif: carte che attestano la regolarità

Silvio Berlusconi Yonghong Li
Silvio Berlusconi e Yonghong Li (Photo by Xh Sports)

NEWS MILAN – Ieri mattina si è diffusa rapidamente la notizia secondo la quale la Procura di Milano stesse svolgendo un’inchiesta sulla compravendita del club rossonero. Il prezzo gonfiato e alcuni movimenti di denaro da Hong Kong avrebbero insospettito i pm milanesi.

Ma l’indiscrezione del quotidiano La Stampa non corrisponde alla realtà. Il procuratore capo Francesco Greco ha smentito l’esistenza di un’indagine sull’affare Milan. E sia l’avvocato Niccolò Ghedini che Marina Berlusconi hanno preso duramente posizione contro il noto giornale torinese. Bollate come falsità tutte le cose scritte in merito all’operazione che ha portato il club da Fininvest alla Rossoneri Lux di Yonghong Li.

News Milan, compravendita del club corretta

Oggi Il Giornale scrive che ci sono degli atti che accertano la correttezza dell’operazione Milan. Una lettera su carta intestata della banca d’affari americana Lazard, indirizzata a Danilo Pellegrino e Alessandro Franzosi, amministratore delegato e capo del business development di Fininvest: «Non abbiamo riscontrato nulla di pregiudizievole a carico di mr. Li Yonghong», scrive Marco Samaja di Lazard, e aggiunge che «mr. Li Yonghong dispone di adeguate risorse finanziarie per realizzare l’operazione». Questo è uno dei documenti più espliciti finiti sul tavolo della Procura di Milano. Sono stati gli avvocati Ghedini e Pino a consegnarli direttamente.

Anche l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (Uif) ne è in possesso. Si tratta di organo creato presso la Banca d’Italia ed è incaricata di acquisire i flussi finanziari e le informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo principalmente attraverso le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse da intermediari finanziari, professionisti e altri operatori. Procura e Uif hanno pure le certificazioni di Banca Intesa (unica italiana coinvolta nell’affare) e dell’advisor Rotschild.

Fininvest è andata a fondo, si legge su Il Giornale, per capire la solidità finanziaria di Yonghong Li. E’ emerso che l’uomo d’affari cinese era solido e potesse sostenere l’operazione. La banca d’affari Lazard, advisor della holding della famiglia Berlusconi, ha fatto tutte le verifiche del caso.

Tante carte sono state consegnate direttamente alla Procura di Milano, che non ha ritenuto di dover aprire un fascicolo di inchiesta. La documentazione è stata considerata esauriente, ha tracciato tutti i movimenti di denaro. Nessun riciclaggio, i soldi vengono da Yonghong Li e dai suoi soci.

Il Giornale spiega che in particolare “viene analizzata la prima e più discussa tranche dell’operazione, i cento milioni di cauzione che pervengono a Fininvest dalla Rossoneri Sport Investment Co. di Hong Kong. «Detto importo – si legge nella nota esplicativa – è il frutto degli apporti finanziari di quattro soggetti (tre persone giuridiche ed una fisica) puntualmente individuati e profilati». La persona fisica è la moglie di mister Li, le persone giuridiche sono due banche cinesi e una finanziaria, la Great Lucky Money Exchange. Altrettanto chiara è l’origine della seconda tranche da cento milioni, che deriva da un prestito dello stesso importo erogato dalla Willy Shine International, controllata dalla Banca Huarong, interamente rimborsato nel gennaio 2017 dalla Rossoneri Champion Co. Il rimborso avviene grazie a soldi che mister Li fa arrivare a Hong Kong dopo un passaggio alle Antille, ma comunque provenienti dal suo patrimonio”.

A proposito del patrimonio del presidente del Milan, in Procura a Milano hanno delle carte dettagliate che per prime sono finite in mano agli advisor dell’operazione, ovviamente. C’è poi la lettera dello studio legale Chiomenti che dà il nullaosta all’operazione anche grazie alle rassicurazioni fornite dagli studi legali che assistono i cinesi: e si apprende che il primo di questi consulenti è stato lo studio Ripa di Meana, da sempre consigliere dell’editore Carlo De Benedetti.

 

Redazione MilanLive.it

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