MILAN NEWS – Il Milan parte con tre gol di vantaggio segnati fuori casa. Ma in Europa nessun impegno va sottovalutato. E Gennaro Gattuso ne sa qualcosa.
Ecco perché il tecnico tiene alta la concentrazione dei suoi in vista della gara di domani contro il Ludogorets, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. L’allenatore in conferenza stampa presenta la sfida. Che dovrà essere ben gestita dai suoi calciatori per evitare qualsiasi tipo di pericolo. Probabile l’utilizzo di una formazione inedita: l’occasione giusta per testare le condizioni fisiche e mentali delle riserve. Probabile, tra l’altro, l’impiego di un Primavera in attacco.
Milan-Ludogorets: le parole di Gattuso
La conferenza stampa di Gattuso inizia parlando di quanto crede in questa competizione: “In questo momento dobbiamo pensare a domani. Poi in Europa c’è anche la componente sorteggi. Siamo lontani per pensare alla Champions“.
Domani giocheranno molte riserve e il tecnico si aspetta questo: “Voglio quello che tocco con mano durante la settimana. Lavorare sui concetti e metterli in pratica. Mi aspetto questo. Oggi ho di Forte e Dias: no, non saranno nemmeno convocati. Perché bisogna rispettare gli avversari e utilizzare gente di esperienza. Nulla da togliere ai giovani, ma è una gara difficile“.
Si insiste sul concetto che il Ludogorets non è una squadra da sottovalutare nonostante i tre gol di vantaggio: “All’andata nei primi 20-25 minuti abbiamo sofferto. Non è stata una grande partita a livello di statistiche. Siamo stati fortunati a segnare a fine primo tempo. Loro ci hanno messo in difficoltà. Non sono solo veloci: sanno palleggiare, tenere bene il campo. Poi in transizione difensiva soffrono un po’. Però sanno cosa fare e noi dobbiamo prepararla bene. Non dobbiamo pensare che la qualificazione è già arrivata. Abbiamo tutto da perdere. Rodriguez? Può fare molto di più, ha tutto, ha una grande umiltà. A livello fisico ha una macchina importanti e a dirlo sono i numeri“.
Sono tornate le voci negative sulla figura di Yonghong Li, ma Gattuso non teme distrazioni: “No perché a fine mese lo stipendio arriva in anticipo. A livello organizzativo è una macchina perfetta. Le casse del club sono a posto. Non capisco perché dovrebbero esserci preoccupazioni. Pensiamo solo a fare il nostro lavoro perché la società non ci fa mancare nulla. La società parla spesso di premi con i calciatori. Non capisco perché dovrebbero parlare di problemi che non esistono. Un esempio? André Silva è stato pagato con due mesi d’anticipo rispetto agli accordi con il Porto. Questo significa che non c’è nessun problema di soldi”.
Il Milan è in corsa su tre fronti ma ha la consapevolezza di non poter fare errori: “Non possiamo sbagliare in nessuna competizione. In campionato stiamo sempre là, abbiamo perso tanti punti. Ed è difficile perché affrontiamo avversari preparati e ben allenati. Un po’ di stanchezza di sente e le scelte domani sono anche in quest’ottica perché qualcuno ha bisogno di riposare“.
Patrick Cutrone non ha bisogno di riposare: “Ha 20 anni e recupera velocemente. Ieri non faceva parte del gruppo che ha lavorato a parte. Ha recuperato e sta bene, non ha dato segnali di stanchezza. Ha fatto quello che doveva fare. André Silva? Spesso si ferma dopo l’allenamento a calciare. Ha grande voglia, è uno degli ultimi ad andare via da Milanello. Il suo valore si è visto domenica contro la Sampdoria, ha abbinato forza fisica e qualità. Gli attaccanti vivono per il gol e se non arriva vanno in depressione. Sulle caratteristiche e voglia ci siamo, è cambiato. Ora deve trovare il gol e secondo può sbloccarsi. Domani ha novanta minuti, è una grande occasione. Ora con lui riesco ad interagire“.
In questo periodo si parla spesso di rinnovo di contratto. Ma il tecnico ribadisce: “Non mi permetterei mai di andare da loro e parlare di contratto. Sono quello meno pagato ma ho ancora un anno di contratto. Sto avendo troppi complimenti ma il mio percorso è ancora lungo. C’è il tempo, devo migliorare molto. Prima di venire qui ho ricevuto molte offerte dalla Serie B, questo significa che ero apprezzato, altrimenti non ti chiamano per fare proposte. Se avessi capito che non ero capace, me ne sarei stato a casa. Invece a tratti si è lavorato bene. E ora dobbiamo continuare, io e il mio staff. Dobbiamo migliorare però“.
Manuel Locatelli è fra quelli che sta affrontando più difficoltà in questo periodo. Rino spiega: “Nell’ultimo mese ha giocato più di Montolivo. In questo momento alterniamo terzini e attaccanti, il centrocampista meno. Manuel è forte, non deve perdere l’entusiasmo. Ha 20 anni e ha grandi qualità. Non deve perdere energie: lo deve fare in campo e nei movimenti. Gli stiamo chiedendo qualcosa di nuovo, ora sa fare entrambe le fasi. Giocatore tecnico e fisico e deve sfruttare queste qualità. Vorrei vederlo più partecipe, più avvelenato. Ha tutto per fare il calciatore ad alto livello“.
Redazione MilanLive.it