Ciao Astori, un figlio di Milanello che studiava da Nesta

Davide Astori
Davide Astori (©Getty Images)

MILAN NEWS – Non si può morire così, a 31 anni, da soli in una camera d’albergo quando si ha ancora tutta la vita davanti. Davide Astori ci ha fatto un brutto scherzo, o meglio la vita lo ha fatto a lui.

Il capitano della Fiorentina è scomparso nella nottata di ieri, nel sonno, mentre i viola erano in ritiro a Udine per la gara che si sarebbe dovuta giocare nel pomeriggio. Una notizia shock che immobilizza il mondo del calcio italiano. Davide era nato in provincia di Bergamo, ma crebbe nelle giovanili del Milan: nel 2001 dopo vari provini fu Franco Baresi, allora coordinatore del vivaio a Milanello, a decidere di inserirlo tra i suoi ragazzi. Astori dimostrò carattere e qualità e fece tutta la trafila delle giovanili, fino ad essere ceduto in prestito a Pizzighettone e Cremonese.

Astori studiava all’ombra del suo idolo Alessandro Nesta, ereditandone anche la maglia numero 13, ma fece altre scelte nei suoi riguardi. Il classe ’87 non ha mollato, anzi, si è costruito una carriera eccellente prima a Cagliari, dove per sei anni è stato titolare e calciatore indispensabile. Poi il passaggio prestigioso, anche se solo per un anno, alla Roma nel 2014. Infine la Fiorentina, il ricominciare da capo, diventare capitano e dunque leader di una squadra comunque storica del nostro calcio. Astori aveva avuto nel frattempo anche la gioia della chiamata in Nazionale maggiore: fu il ct Cesare Prandelli a fidarsi di lui lanciandolo già nel 2011 in un Ucraina-Italia e convocandolo per la Confederations Cup del 2013.

Una splendida carriera per Davide, così come la sua vita tranquilla ma impreziosita dall’amore per Francesca e dalla nascita della piccola Vittoria. Tutto si è fermato ieri, così all’improvviso. Ma il ricordo di un uomo di talento e per bene resterà vivo in tutti noi.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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