Arsenal-Milan, Gattuso: “Serve la partita perfetta. Wilshere? Mi piace”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (foto acmilan.com)

Gennaro Gattuso alla vigilia di Arsenal-Milan, ritorno degli Ottavi di Finale di Europa League, ha parlato in conferenza stampa da Londra.

La squadra rossonera parte dallo svantaggio di 2-0 maturato a San Siro all’andata. La rimonta è molto difficile in un campo come quello dell’Emirates Stadium, però nel calcio niente è impossibile. Abbiamo visto più volte ribaltare risultati che sembravano ormai scritti. Rino crede nell’impresa e vuole che i suoi ragazzi diano il massimo per uscire a testa alta dal campo. Di fronte una squadra forte e con maggiore esperienza, ma c’è la possibilità di fare bene.

Arsenal-Milan, la conferenza stampa di Gattuso

Gattuso esordisce così in conferenza stampa, parlando dell’andata e del tipo di partita da fare a Londra: “Nel primo tempo sbagliato approccio. Per domani l’abbiamo preparata bene. Abbiamo il dovere di provarci, indossiamo una maglia importante con una storia importante. Dobbiamo fare una buona partita, anche se c’è un po’ di stanchezza”.

Si passa ad André Silva: “Per voi è rinato perché ha segnato, però io gli ho dato poco spazio. E’ giovane, a tratti in certe partite aveva dimostrato cosa fare. Viene da un calcio diverso, deve capire bene la sua forza e la cultura del lavoro. Lui è disposto a lavorare e con grande cultura, a volte ciò può essere un difetto. Deve capire quando c’è da lavorare e quando da riposare”.

Gli viene chiesto se il Milan è pronto all’impresa in casa dell’Arsenal: “Siamo nati pronti, poi ci sono gli avversari e si sa che è difficile. Nel calcio è bello poter cambiare pronostici e storia. Non siam venuti a fare Pasquetta, sappiamo che sarà difficile. Nei primi 45 minuti a San Siro ci hanno devastati, però sapevamo che fossero forti. Sono stati più bravi di noi, però non li abbiamo sottovalutati. Domani proveremo a fare qualcosa di diverso”.

Il mister chiarisce quale atteggiamento serva in campo: “Quando non giochiamo compatti e di squadra siamo vulnerabili e si vedono i nostri difetti. Lo abbiamo visto all’andata, non si vedeva da tempo. Non dobbiamo dimenticarcelo. Come diamo campo agli avversari escono le magagne”.

Gattuso prosegue così la conferenza stampa: “Non sono uno che parla tanto ai giocatori. Già li stresso troppo in partita. E’ un dato di fatto che l’esperienza non si compra al supermercato e bisogna prendere anche legnate. E normale che con 75 mila tifosi inizi a fare qualcosa di diverso ed escono le difficoltà. Dopo tanti mesi ci sta andare sotto il nostro standard. L’importante è capire come giocare, domani non abbiamo nulla da perdere. Dobbiamo giocare con tranquillità, poi vedremo”.

Nell’Arsenal c’è Mkhitaryan molto temibile come avversario: “Può giocare in tutte le posizioni Mkhitaryan. Da esterno viene dentro e crea superiorità numerica. E’ cresciuto in Inghilterra, è migliorato pure in velocità oltre ad avere tecnica”.

Rino continua: “Ci proviamo a fare l’impresa, serve una partita perfetta. Non bisogna commettere errori. Siamo una squadra che crea tanto, però fatica a fare tanti gol. Non finalizziamo tutto ciò che costruiamo. Serve migliorare anche nelle verticalizzazioni, nelle ultime due gare abbiamo verticalizzato meno”.

In seguito si parla di Jack Wilshere, calciatore in scadenza di contratto con l’Arsenal: “Ricordo quando nel 2012 e 2013, può giocare in qualsiasi campionato. Ha grande tecnica, fa viaggiare il pallone velocemente. Sa giocare sia mezzapunta che a centrocampo. E’ un talento che può dare ancora tantissimo. E’ un giocatore che ho sempre apprezzato, non so come finirà. Corre come un inglese ma ha la tecnica da spagnolo, mi piace molto”.

Dei commenti sulla condizione fisica del Milan: “Ci mancano sia Abate che Calabria. Sapevamo che Ignazio sentisse fastidio al polpaccio dopo Roma, l’edema non si è smaltito. Davide pensavamo avesse una cosa più semplice, però ha fastidio. Un po’ di stanchezza c’è, si vede anche quando bisogna recuperare. Io vedo i dati in allenamento. Dopo Genova qualcosa abbiamo pagato. Domani vedremo chi starà meglio e se qualcuno dovrà respirare.  Non deve essere un alibi. Ho giocatori forti e che possono giocare in qualsiasi momento. Per me non c’è nessun problema”.

Capitolo Gigio Donnarumma: “Donnarumma domani gioca, nessun problema. Io con lui parlo ogni giorno. Bevo il caffé con lui. In questi mesi sono stato vicino a lui per tranquillizzarlo. E’ giovane, bisogna stargli vicino. Io oggi parlo dei miei tre portieri, non parlo di Reina. Bisogna far sentire a Gigio la vicinanza e la sua importanza. Deve pensare solo a giocare, deve essere lucido e concentrato. Se pensa ad altro, la cagata è dietro l’angolo”.

Come recuperare Nikola Kalinic? Gattuso replica: “Si può recuperare con lavoro, dandogli la possibilità frequente di tirare. In questo momento abbiamo tre attaccanti. Sia Kalinic che Silva hanno caratteristiche simili, Cutrone è diverso. Nikola si muove molto bene, deve prendere fiducia e riuscire a fare gol. All’attaccante interessa buttarla dentro, si alimentano coi gol. Dobbiamo sfruttarli e mandarli in gol. La cosa che mi piace di più di Kalinic è che nei momenti di difficoltà i ragazzi si sono messi a disposizione. E’ successo anche con Silva. Siamo maturi, stiamo creando qualcosa di importante significa”.

Rino ha visto il successo di Vincenzo Montella in Champions League: “Ho visto Siviglia-Manchester, sono contento per Montella ma non l’ho sentito. Risultato storico, vittoria meritata. Ci assomigliamo anche un po’ come caratteristiche e sviluppo di gioco. Ieri il Manchester non ha fatto la migliore partita, noi dobbiamo stare attenti a non dare campo”.

Il mister non pensa troppo agli avversari: “Dobbiamo pensare a fare il nostro, se ci sarà un errore loro dobbiamo approfittarne poi. Vedremo cosa succederà. Per provare a vincere serve fare qualcosa in più e di diverso, sennò sarà difficile. Abbiamo il dovere di portarci”.

Si chiude con Hakan Calhanoglu: “Calhanoglu l’ho visto bene in questi giorni. La stanchezza è tutto ciò che si fa in questi mesi, anche la tensione di giocare in questi mesi come se fosse sempre una finale. Ogni tanto il turnover ci sta per recuperare. Anche a livello mentale, oltre che fisico, stiamo spendendo molto. Sono contento di Hakan. Se pensiamo a quello delle prime partite, sicuramente ora sta facendo qualcosa in meno però aiuta la squadra. Mi aspetto di più da lui. A Genova ha avuto delle occasioni e lui coi suoi piedi deve tramutarle in gol”.

 

Matteo Bellan

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