Gattuso: “Milan deluso, ma piangerci addosso non serve”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

MILAN NEWS – Lavorare sulla testa dei calciatori per risollevare il morale. Questo ha dovuto fare Gennaro Gattuso dopo la batosta subita dal Milan contro la Juventus mercoledì.

Impresa non semplice quella del tecnico di annullare la sconfitta in 3-4 giorni e preparare la gara di oggi con l’Atalanta, eppure come ammesso ieri in conferenza stampa, il tecnico appare carico e fiducioso come sempre: “Ho visto nei ragazzi tantissima delusione, da parte mia però c’è altrettanta lucidità. Ci aspettano due gare di fuoco e alla squadra ho detto che bisogna accantonare l’amarezza perché ci stiamo giocando ancora tanto. Abbiamo il dovere di entrare in Europa League direttamente. In questi giorni ho lavorato sulla testa dei giocatori, stare lì a piangerci addosso non porta a nulla. Le colpe ovviamente le abbiamo, a partire da me. Se le cose non andranno bene e ci rimetterò io, pace, me ne farò una ragione e magari tornerò a lavorare in pescheria. Ma io sono un capoccione, continuerò a fare questo mestiere”.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, mister Gattuso sa che il suo Milan ha la capacità di rialzarsi, nonostante siano molti i risultati altalenanti dell’ultima stagione: “In questo momento vorrei concentrarmi sulle cose positive, perché non è tutto da buttare. Quando ho preso la squadra in mano non stavamo in piedi, poi ci siamo ripresi ma qualche alto e basso ci sta. Ai ragazzi ho fatto rivedere i primi 55 minuti con la Juve, ben giocati. Dobbiamo ripartire da lì”.

La chiusura è dedicata a Gianluigi Donnarumma, portiere discusso per gli errori contro la Juventus; Gattuso lo difende a spada tratta: “Si è assunto le responsabilità, ha commesso due errori ma non abbiamo perso per colpa sua. Vi dimenticate che stiamo parlando di un ragazzo di 19 anni. Magari ci ha messo anche “del suo”, ma occorre tranquillità e se commette qualche errore in più è perché non è tranquillo. Per esempio è venuto fuori il discorso del Psg prima della finale ed è una cosa che non va bene. Nel calcio non basta avere talento e essere fenomeni. Serve la mente lucida. Una sua cessione? A quello pensa la società, che è solida e fa il suo lavoro”.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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