Bentornato Leonardo, con Elliott rilancia il Milan. Bonucci? Via la fascia

Leonardo Paolo Scaroni
Leonardo e Paolo Scaroni (foto AC Milan)

Elliott ha preso le redini del Milan e sta procedendo alla riorganizzazione interna del club. Prima è stato rinnovato il nuovo Consiglio di Amministrazione, con annessa nomina di Paolo Scaroni come nuovo presidente. E poi è stato individuato in Leonardo l’uomo giusto a cui affidare la carica di direttore generale dell’area tecnico-sportiva.

Un ritorno discusso quello del brasiliano, a causa del suo noto ‘tradimento’ del 2010 quando passò all’Inter. Ma da parte dei tifosi adesso c’è più la voglia di vederlo all’opera nella speranza che faccia bene, più che stare a contestargli il passaggio in nerazzurro. Se Leonardo farà il suo dovere, ci si dimenticherà di quella parentesi generata dalla sua voglia di rifarsi nei confronti di un Silvio Berlusconi che non lo aveva ben trattato quando sedeva sulla panchina del Milan.

La presentazione di Leonardo è stata sobria. Il nuovo direttore tecnico rossonero ha parlato in maniera molto chiara su un tema molto sensibile come quello del calciomercato. Non bisogna attendersi colpi ad effetto e grosse spese, c’è l’intento di rispettare i parametri del Fair Play Finanziario dopo le violazioni del passato. Le parole del brasiliano avevano un po’ tolto di entusiasmo ai tifosi, ma non significa che il Milan non riuscirà a fare una campagna acquisti senza rinforzare la squadra. Nonostante il poco tempo a disposizione, ci sentiamo moderatamente fiduciosi.

Tra cessioni ed acquisti c’è parecchio da fare. I nomi più caldi in entrata sono quelli di Caldara e Higuain, due colpi non facili ma che rappresenterebbero due buoni biglietti da visita per Leonardo. Un’opportunità nata dalla volontà di Bonucci di lasciare il Milan per tornare alla Juventus. Tanti tifosi milanisti si sono arrabbiati con lui e li capiamo, ma a nostro avviso merita l’indifferenza. Vuole andarsene? Quella è la porta, nessuno deve trattenere un giocatore che non vuole restare. Un conto è quando Galliani trattenne Gattuso nel 2005, dopo la delusione di Istanbul. Un altro è il caso di Bonucci, che nella storia del Milan non rappresenta niente rispetto a Rino (e non solo). Vada via se non ha piacere a rimanere, non proviamo rabbia e ce ne faremo una ragione.

Leonardo in conferenza stampa ha spiegato che non è detto che sia ceduto, però ormai lui ha preso una posizione. Non può restare in rossonero e non potrebbe farlo da capitano. In ogni caso quella fascia gli va tolta. E riteniamo Romagnoli il calciatore ideale a cui affidarla. Alessio è uno che ha rinnovato il proprio contratto quando ancora c’erano dubbi societari sul Milan. E’ stato esemplare, mostrando attaccamento alla maglia in un momento nel quale magari altri avrebbero valutato diverse opzioni.

 

Matteo Bellan

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