Castillejo falso nove: ecco come cambia il Milan

Gennaro Gattuso Samuel Castillejo
Gennaro Gattuso e Samuel Castillejo (©Getty Images)

MILAN NEWS“Qualcosa ci inventeremo”. Con un pizzico di inevitabile amarezza, Gennaro Gattuso ha risposto così ieri in conferenza stampa a proposito dell’emergenza in attacco. Perché al Mapei Stadium, forse nel momento più delicato della sua gestione, il Milan ci arriva senza centravanti.

O meglio: ci sarebbero anche, ma non sono arruolabili. Perché mentre Gonzalo Higuain dà nuovamente forfait, in realtà Patrick Cutrone e Fabio Borino sono anche presenti in lista. Tuttavia, nessuno dei due è davvero disponibile per i 90 minuti. Al massimo, soprattutto il centravanti lombardo, pronti appena per il forcing finale in caso di necessità.

Ecco quindi che Rino dovrà inventarsi appunto un qualcosa per sopperire alla difficoltà, soluzione che sembrerebbe già aver trovato. Ossia: via con Samuel Castillejo nell’inedito ruolo di falso 9. Lo spagnolo agirà infatti al centro dell’attacco, per un tridente questa volta più stretto e meno verticale. Chiaramente,  niente palle alte per un gioco a favore della punta fisica ma fraseggi stretti e finalizzazioni rapide senza tentennamenti. L’ex Villarreal non solo dovrà provare a concretizzare il più possibile, ma dovrà anche fare sponda per Hakan Calhanoglu e Suso che avranno l’obbligo di inserirsi di più. E non finisce qui: al talento iberico, infatti, toccherà anche interscambiarsi spesso con l’attaccante turco che quindi anche agirà da 9 improvvisato. Quindi stesso discorso, magari con un pizzico di cattiveria in più sottoporta considerando le capacità realizzative.

Dall’altra parte, impensabile dirottare Suso al centro dell’attacco. Risulterebbe soltanto un autogoal, limitando enormemente quella che al momento è la primaria fonte di gioco rossonera. Perché senza un rifinitore come il Pipita, non resta che affidarsi all’imprevedibilità di un Suso anche particolarmente ispirato in questo periodo. Al centro della difesa, invece, verrebbe soltanto ingabbiato senza poter più esprimere a pieno le sue potenzialità. Sarebbe solamente deleterio per il Milan, che rinuncerebbe così all’unico che a Empoli ha provato a trascinare i suoi. Anche perché, pure numeri alla mano, è colui che meno vanta caratteristiche da puntero.

Via a un esperimento alla Mertens quindi. Maurizio Sarri, all’epoca, si affidò a tale soluzione proprio in un momento di emergenza simile all’attuale situazione rossonera. Magari il 23enne di Malaga non ha il cinismo e la tecnica del belga, così come l’ex Bayer Leverkusen non dispone della sua stessa esplosività, ma può essere comunque una buona soluzione ponte cercando di scavalcare questa voragine che rischia di inghiottire il Diavolo in caso di altro passo falso. All’epoca il Napoli fu costretto a fare di necessità virtù per l’infortunio di Arkadiusz Milik e Leonardo Pavoletti reduce dall’infortunio, il Milan invece dispone di soluzioni di assoluto lusso nel reparto. Serve stringere i denti appena per questa trasferta infuocata, poi si tornerà a respirare. Nel frattempo, serve una vittoria. Anche solo di inerzia. Magari, è arrivato proprio il momento giusto di vincere bene anche giocando male. Conta il risultato finale, ora più che mai.

 

Redazione MilanLive.it

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