Milan, garanzia Elliott. C’è la ricetta per rilanciare il club

Gordon Singer Paolo Scaroni
Gordon Singer e Paolo Scaroni a San Siro

NEWS MILAN – L’avvento di Elliott come proprietario ha ridato solidità e maggiori sicurezze al club rossonero, dopo tutte le incertezze del periodo targato Yonghong Li. L’aria è decisamente cambiata e lo si avverte.

Il fondo americano ha azzerato i debiti finanziari del Milan, andando a rimborsare i due bond da complessivi 128 milioni di euro emessi presso la Borsa di Vienna oltre un anno fa. Un’operazione sicuramente molto positiva per il bilancio societario e che consente maggiore agibilità rispetto al passato. Come sottolinea Tuttosport, Elliott è salito a 179 milioni investiti nella ricapitalizzazione del club. In estate ne sono stati versati 54, di cui 30 per l’ordinaria amministrazione e 24 per coprire operazioni della vecchia gestione. Tutte le azioni sono intraprese per garantire sostenibilità economica, senza ulteriori debiti e puntando a un’immagine di solidità finanziaria.

News Milan, Elliott rilancerà il club rossonero

Elliott non aveva mai gestito prima un club di calcio e si è voluto affidare a manager di alto profilo. Per la presidenza è stato scelto Paolo Scaroni (ex amministratore delegato di Enel ed Eni) e come amministratore delegato è stato ingaggiato Ivan Gazidis (CEO dell’Arsenal dal 2009 ad oggi). Quest’ultimo sarà in carica ufficialmente dal 1° dicembre e avrà il compito di far aumentare i ricavi del Milan. Per quanto concerne l’ambito sportivo, la scelta è ricaduta su due figure come Leonardo e Paolo Maldini. Il primo di comprovata competenza, il secondo voluto a gran richiesta dai tifosi e che può dare molto grazie all’esperienza e al rispetto maturato negli anni da giocatore.

Tornando all’incremento degli introiti, la società punta ad avere una svolta nei prossimi mesi. Con Gazidis l’hedge fund della famiglia Singer è sicuro di avere risultati importanti. Il piano di sviluppo in Cina della precedente gestione ha prodotto solamente un official partner (Alpenwater), un regional sponsor (Vwin) e l’apertura di un ufficio a Pechino (Milan China). Senza dimenticare l’accordo con China Next Generation, fondazione per lo sviluppo di scuole calcio nel Paese. Si arriva a circa 5 milioni di ricavi, scrive Tuttosport, nettamente inferiori alle previsioni fatte inizialmente da Marco Fassone.

Il quotidiano torinese rivela che negli ultimi mesi i dirigenti della struttura rossonera hanno incontrato i vertici della Mixi Lake Investment, società cinese a controllo statale, per dare il via a un accordo di cooperazione finalizzato a realizzare nuove strutture col marchio AC Milan. Progetto che potrebbe essere ripreso e potenziato dalla nuova dirigenza, con l’obiettivo di crescere in Cina e nel resto dell’Asia.

 

Matteo Bellan

 

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