Higuain: “Al Milan sono rinato, Gattuso top. Ibrahimovic? E’ il benvenuto”

Gonzalo Higuain
Gonzalo Higuain (©Getty Images)

MILAN NEWS – La carica di Gonzalo Higuain a ridosso di Inter-Milan. Il Pipita, pronto al suo primo derby milanese, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola.

Dopo il classico di Madrid, il bomber albiceleste è pronto a vivere una nuova stracittadina bollente: “Tutti i derby hanno un sapore speciale. Stavolta sarà lo stesso, anche perché è il primo col Milan. Sarà bello giocarlo. Stiamo vivendo l’attesa con tranquillità, concentrazione e voglia di fare bene. Il fatto che San Siro sarà quasi tutto dalla loro parte per noi sarà una spinta in più. Questo è un derby caldo, assomiglia a quello di Madrid. E poi giocare a San Siro è bellissimo, e lo posso affermare anche da avversario”. 

Intanto, l’impatto con la maglia del Diavolo è stato strepitoso: “Io cerco sempre di dare il meglio di me e di fare quello che mi chiede l’allenatore. Mi sento bene, sto attraversando un momento di forma ottimo e quindi lo sto sfruttando, anche grazie a un mister capace di esprimere il calcio che piace a me. Spero che tutto continui così”. 

Alessio Romagnoli ieri ha detto che la squadra morirebbe per Gennaro Gattuso. L’argentino sottoscrive: “Sono d’accordo con Alessio. Gattuso ha qualcosa di diverso, ti guarda in faccia e senti quanto ama il calcio. Pensare che ci ho pure giocato contro, in Champions, quando ero al Real… Lui sta provando a tirarmi fuori il meglio, e apprezzo molto chi fa così con me. La squadra sta dalla sua parte. E’ una persona molto intensa, che muore per suoi giocatori. Non crediate che gli allenatori siano tutti così, non ce ne sono molti. E’ un onore essere allenato da lui, ho fatto la scelta giusta perché mi sta migliorando”. 

Il numero 9 racconta il trasferimento estivo: “Ho scelto il Milan perché mi è piaciuta la convinzione con cui sono venuti a cercarmi e la convinzione nel loro progetto. Inoltre Leonardo, Maldini e Gattuso conoscono benissimo il Milan ed Elliott ha fatto un grandissimo sforzo per me. Ho apprezzato moltissimo l’approccio avuto per prendermi”. E a proposito di Chelsea: “Sì, ma c’era una differenza fondamentale: qui mi hanno voluto tutti, dalla società all’allenatore. Al Chelsea mi voleva solo l’allenatore”. 

In campo è inquieto. Se la palla non arriva, va a procurarsela lui: “E’ vero. Non mi piace stare senza toccare il pallone, quindi sento che mi annoio e provo ad arretrare. Ma ora siamo migliorati e giochiamo più corti, abbiamo guadagnato metri e quindi sono aumentate le possibilità di stare vicino alla porta”. Silvio Berlusconi intanto ritiene che non è supportato a dovere: “All’inizio forse capitava che la squadra avesse un baricentro troppo basso, ma vorrei ricordare che nelle ultime uscite abbiamo segnato dieci gol in tre partite. Siamo una squadra che fa tanti gol, ovviamente dobbiamo subirne di meno. Sotto quell’aspetto sì che dobbiamo migliorare”. 

Quando poi gli si chiede della clamorosa ipotesi Zlatan Ibrahimovic, il sudamericano replica così: “Premesso che sono cose da chiedere alla società, posso solo dire che a me piace condividere il campo con i grandissimi giocatori, e lui lo è”. Nel frattempo l’ex Juventus traccia il percorso della su nuova squadra: “Il Milan deve cercare di vincere tutto quello a cui partecipa. I miei obiettivi sono portare la squadra in Champions, fare più gol possibili e vincere Europa League e Coppa Italia. Il Milan ha il dovere di lottare per tutti gli obiettivi, stiamo parlando della seconda squadra col maggior numero di vittorie in Champions, quindi lo impone la storia: crederci sempre”. 

Nel frattempo sta tornando il vero Higuain: “E’ assolutamente vero. Al Milan è come se mi fossi tolto 4-5 anni. Sono tornato all’epoca di Napoli e ne sono felice. Milanello è il calcio, il Milan mi ha dato qualcosa in più dopo un Mondiale non bello, ho trovato quello che stavo cercando”. 

Due anni fa Suso promise che in caso di vittoria nel derby sarebbe tornato a casa a piedi: “Bella forza, abita a 50 metri… Io prometto solo i tre punti e poi qualche giorno di tranquillità e gioia fino al Betis. Servirà la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno. Se ce l’avremo, porteremo la partita dalla nostra parte”. 

 

Redazione MilanLive.it

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