Milan, Suso: “Ho rifiutato due volte l’Inter. Derby? Nerazzurri favoriti”

Jesus Suso
Jesus Suso (©Getty Images)

MILAN NEWS – In vista del derby in arrivo, parola a una delle colonne di questo nuovo Milan: Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, noto più comunemente come Suso. L’attaccante ha rilasciato un’intervista per l’edizione odierna di Tuttosport.

Si parte dall’eccellente avvio di stagione. Quando gli si chiede se è il miglior momento della sua carriera, lo spagnolo risponde senza esitazioni: “Sì, sia fisicamente che mentalmente, sto proprio bene. Sto segnando, sto servendo assist, la squadra ha raccolto diverse vittoria di fila e sono tornato in nazionale: è un periodo perfetto”. Quanti meriti ha Gennaro Gattuso per il suo rendimento? Il numero 8 spiega: “Molti, è una persona intensa, mi trovo bene con lui. Quando ero piccolo seguivo le partite in tv e lui mi colpiva per lo spirito che metteva in campo. Quando l’ho ritrovato da allenatore, mi aspettavo una persona diversa. Avendo vinto tutto pensavo fosse più riservato. Invece è uno che dà tutto nel suo lavoro, ma fuori dal campo è anche una delle persone con cui parlo con più piacere. E’ l’uomo giusto al posto giusto”.

Il fantasista iberico però non disconosce le altre persone che l’hanno aiutato in questo percorso: “Gattuso è stato ed è importante, ma quasi tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno dato qualcosa, da Rodgers che mi fece esordire giovanissimo nel Liverpool a Gasperini che mi ha fatto capire il calcio italiano. Ma anche Montella mi ha valorizzato”. Alessio Romagnoli ha detto che morirebbe per il suo tecnico, il 24enne di Cadice anche non si tira indietro: “Sì. Non c’è un mio compagno che parli male di lui. In questi giorni è sempre uguale, concentrato”.

Intanto in questi giorni a Milanello, come ormai di consueto, si sono visti anche Paolo Maldini e Leonardo: “Maldini è il Milan, una persona come lui che ti guarda e ti parla, non può che fare del bene a ognuno di noi. Con Leonardo, almeno personalmente, capita di parlare anche di cose extra calcio: si interessa di tutto, dalla mia famiglia alla gravidanza della mia fidanzata”. Ora finalmente un po’ di tranquillità con la nuova proprietà: “Devo essere sincero: noi siamo sempre stati sereni. I problemi li hanno vissuti gli altri reparti della società. Con i cinesi c’è stata un po’ di confusione, ma penso più per questioni legali e di soldi: ogni giorno usciva che dovevano vendermi per il fair play finanziario… Con gli americani abbiamo ritrovato una società importante. Prima dei cinesi c’era Berlusconi che veniva, l’ho visto spesso, mentre Galliani era ogni giorno a Milanello”.

E l’Inter ci ha provato per lui in questo periodo di confusione: “Si, c’era l’offerta dei nerazzurri e Mirabelli lo sapeva. Mi ha sorpreso quando ha detto pubblicamente che non sapeva niente, invece lo sapeva, avevamo parlato con lui di questo. Ma la mia intenzione era rimanere qua e sono contento di essere rimasto”. Il forcing dei ‘cugini’ è stato incessante, tant’è che anche nel 2017 si registra un’offensiva per il 24enne andaluso: “Sì, mi hanno cercato due volte, ma io non ho mai pensato di cambiare”.

Il futuro, però, è un’incognita: “Leggere che ti vogliono squadre come Real, Barcellona o Manchester City fa piacere, ma anche il Milan è una grande squadra. Nel mercato non si sa mai, ho sempre detto di essere felice in rossonero”. Difficilmente però Suso accetterebbe un altro club italiano: “Dipende da come ci si separa: se non mi volessero più al Milan, sarebbe un discorso, ma personalmente non penso di voler andare in un’altra squadra italiana”. Tornando al derby: “La favorita è l’Inter. Noi in questo tipo di gare dobbiamo cercare di rimanere calmi, senza avere paura o farci prendere dalla fretta. Se dovessimo segnare per primi, dovremmo rimanere compatti per non prendere gol. Il derby è come una partita a poker. Noi giochiamo bene, questo ce lo riconoscono in tanti, però è importante vincere”. In conclusione, molti lo indicano come uomo guida della squadra e per lui non è un problema: “Non mi dà pressione, anzi, essere stimato da compagni o ex campioni è bellissimo, è un motivo d’orgoglio”.

 

Redazione MilanLive.it

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