Sanzione UEFA: Milan, è andata bene. L’analisi dettagliata

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(foto UEFA.com)

MILAN NEWS – Il Milan ieri ha ricevuto ufficialmente  la sentenza dell’UEFA con le sanzioni per aver violato il Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017.

In breve riassumiamo gli obblighi ai quali il Milan dovrà sottostare: arrivare al pareggio di bilancio per il giugno 2021. Non dovesse farcela, verrebbe escluso dalla partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Inoltre verranno trattenuti 12 milioni di premi relativi all’Europa League 2018/2019. Come sanzione ultima c’è la limitazione a 21 giocatori iscrivibili nella lista UEFA per le stagioni 2019/2020 e 2020/2021. Ricordiamo infine che è ancora in dubbio la possibilità che il Milan presenti ricorso al TAS.

Milan, Pagni fa chiarezza sulla sanzione: ecco perché non è una stangata!

Il giornalista Luca Pagni, tramite il proprio blog, ha voluto chiarire la situazione in quanto non ritiene che le sanzioni comminate dall’UEFA siano pesanti. La sentenza invece sarebbe favorevole al Milan. Le sanzioni riguardano tre diversi aspetti: economico, sportivo e contabile.

ECONOMICO – Il primo è economico: è vero che sono 12 milioni, ma la cifra era già stata accantonata e iscritta come perdita nel bilancio già approvato. Quindi non graverà sui prossimi esercizi.

SPORTIVO – I giocatori da iscrivere alla lista delle competizioni per due anni potranno essere solo 21. Sicuramente è un limite, non si potranno sbagliare acquisti, ma questa dovrebbe essere una regola anche per chi non ha limitazioni. Inoltre ad altre società, in passato, è andata peggio: oltre alla limitazione avevano avuto l’obbligo di avere sessioni di calciomercato in equilibrio.

CONTABILE – Il Milan ha due anni di tempo (i prossimi tre bilanci) per andare al break even previsto dal FFP, che prevede un rosso non superiore ai 30 milioni complessivi. In pratica, è come se l’Uefa avesse detto al Milan: spendete per i giocatori quanto volete nei prossimi tre anni, basta che i conti alla fine tornino. Per arrivarci bisognerà avere misura e “rivoluzionare” la rosa anno dopo anno, senza lasciarsi andare alla tentazione dell’album delle figurine il primo anno – spendendo oltre misura – per poi “sperare” di rientrare successivamente.

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Infine il giornalista Pagni analizza il lavoro al quale è atteso Ivan Gazidis, nuovo amministratore delegato (CEO) del club di via Aldo Rossi: il break even si raggiungerà soltanto se il Milan riuscirà da subito a incrementare i ricavi. Sicuramente centrando già in questo campionato l’accesso alla Champions League (da quest’anno più ricca nella suddivisione dei premi partita e dei diritti tv).

Ma aumentando da subito le entrate del match day e le sponsorizzazioni. Il primo banco di prova per Gazidis, il manager chiamato a risollevare il bilancio del Milan, sarà il rinnovo con Emirates, nonché la chiusura delle trattative in corso con il car sponsor e una new entry. Ma, anche in questo caso, al Milan poteva andare peggio: per altre società erano stati posti “controlli” anno dopo anno, mentre per i rossoneri l’appuntamento è rinviato a metà 2021.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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