Repubblica – Elliott ‘frenata’ dal Fair Play Finanziario

Gordon Singer e Paolo Scaroni (foto twitter)

MILAN NEWS – Si parla spesso di un calcio italiano distante anni luce da quello di Inghilterra o Spagna per via degli scarsi investimenti e di povertà dilagante nelle gestioni societarie.

Ma appare molto difficile per i club nostrani poter arrivare ad altissimi livelli sportivi e finanziari se l’UEFA impone paletti severissimi alla maggior parte di essi. Fa da tempo discutere infatti il controllo ossessivo del Fair Play Finanziario sui conti di diverse società, in primis Milan e Inter che in Italia (assieme anche alla Roma) sembrano avere una sorta di cintura contenitiva su esborsi e investimenti liberi.

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L’esempio dei due club milanesi, come scritto anche da La Repubblica quest’oggi, è lampante: il Milan si è affidato ad un fondo statunitense molto ricco come Elliott Management, mentre l’Inter da anni è in mano ad una potenza economica cinese del calibro di Suning. Ma entrambe le proprietà estere non possono investire sul calciomercato come vorrebbero per far diventare Milan e Inter due super squadre al livello della Juventus o delle altre big europee.

Servono cessioni onerose, manovre intricate e bilanci puliti per far contenta la commissione di controllo dell’UEFA, che ha già sanzionato l’Inter in passato ed ora è pronta a farlo anche con il Milan, che ha deciso di affidarsi al TAS di Losanna per limitare le multe ai suoi danni. Un giudizio ossessivo in onore del FFP che non piace neanche alla FIFA: il massimo organo calcistico mondiale sta pensando di rivedere e alleggerire le regole ferree del calcio europeo per permettere a fondi di investimento privato di spendere cifre importanti nel sistema.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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