Gattuso: “Un sogno allenare il Milan. La squadra merita rispetto”

Gennaro Gattuso conferenza stampa AC Milan Milanello
Gennaro Gattuso in conferenza stampa da Milanello (foto ACMilan.com)

MILAN NEWS – Oggi è il giorno dell’ultima conferenza stampa pre-partita della stagione per Gennaro Gattuso e, chissà, forse l’ultima per lui da allenatore del Milan.

Il tecnico rossonero parla alla vigilia di Spal-Milan, gara valevole per la 38.a giornata di campionato e che potrebbe ancora garantire l’accesso alla fase a gironi di Champions League. Il Milan dovrà in tal senso battere i ferraresi e sperare nel passo falso di una tra Inter e Atalanta, così da superarle in classifica e guadagnarsi un posto nella maggiore competizione internazionale.

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Spal-Milan, la conferenza stampa di mister Gattuso

Subito sulla sfida di domani: “La Spal è una buona squadra, ha tanti calciatori interessanti e non solo. Dovremmo giocarcela come una finale, dare il meglio di noi stessi. A fine partita l’abbraccio ci sarà, al gruppo devo tanto e ci manca solo la ciliegina sulla torta. Domani mi aspetto grande professionalità, i ragazzi si meritano rispetto, ho solo parole positive verso questo gruppo”.

La preparazione della gara di domani: “Ho visto tutte le cose giuste, una preparazione ideale. I dirigenti li ho visti coinvolti, come la settimana scorsa. Sanno tutti che ci giochiamo tanto e l’abbiamo preparata nel migliore dei modi. La mia stanza è sottosopra, per me allenare il Milan è un sogno, è stato difficile e spero che il sogno continui. E’ un onore e spero di allenarla a lungo”.

Sul mancato fallimento stagionale: “Per me questa stagione è positiva, la proprietà mi ha chiesto di provare ad arrivare in Champions League, ma non mi hanno mai detto di andarci obbligatoriamente. Ci stiamo provando, ma pensiamo che c’erano squadre più attrezzate di noi che stanno dietro. Conferma? Basta parlarne, dopo domenica ci penseremo e valuteremo il tutto”.

Biglia ha fatto un voto per tornare in Champions, ma Gattuso non è d’accordo: “Potrei fare tutto e nulla, magari sono 10 anni che non mi taglio la barba. Non lo so, non ho la testa ora per fare certe cose”.

Sulle scelte da non rifare: “In realtà rifarei tutto, non sono un calcolatore che programma cosa dire o fare, sono spontaneo. Rifarei tutto senza problemi, se devo analizzare l’arco della stagione qualche errore mio c’è stato, andrei a migliorare quell’aspetto là, ma non sulle frasi”.

Gattuso parla poi sulla gestione del campionato: “Bisogna alzare l’asticella e noi l’abbiamo fatto, quando dovevamo dare continuità siamo mancati. Ma la stagione nostra è positiva, il rammarico più grande è quello di non essere stati in grado di gestire il meglio di noi. Il salto di qualità? Non c’è tanto da fare, bisogna capire che tipo di calcio fare, servono giocatori funzionali. Per il tipo di squadra che siamo c’è bisogno anche di esperienza, di qualcuno che negli spogliatoi si assuma le responsabilità”.

Sull’estate che sarà per il club milanista: “I tifosi devono sapere che la società è forte, con persone in gamba. Devono aspettarsi il meglio, le persone che gestiscono il Milan sanno che strada percorrere, bisogna stare tranquilli”.

Può un solo punto cambiare le valutazioni di una stagione intera? Gattuso risponde: “E’ cambiato il vostro mestiere, c’è gente che scrive da tanto tempo e poi troppi siti web, si scrive troppo. Manca un po’ di professionalità, non si possono riportare notizie un tanto al chilo”.

Sullo stato d’animo della Spal: “A noi ci deve gasare quando giochiamo in uno stadio pieno, nessun braccino. Abbiamo giocato male con il Frosinone nel primo tempo e andavano bene sulle seconde palle. Poi dopo il rigore ci siamo ripresi, domani però non ci possiamo permettere di fare la stessa partita di sabato”.

Su chi lo ha sorpreso in questa stagione: “Non voglio parlare di singoli, tanti sono migliorati. Ho già detto che vedere Abate giocare da centrale è stata una sorpresa, si è impegnato tanto, ha lavorato sul campo e in sala video. C’è mancato Calhanoglu per tanto tempo, per la qualità che ha. Mi fa rabbia vedere che ha fatto un solo gol, per qualità e balistica ha almeno 7-8 gol a stagione. Il rammarico è questo”.

Quanto è cambiato Gattuso dall’inizio della stagione: “Non sembrano passati 10 mesi, ma dieci anni per tutte le emozioni vissute. Prima bucavo i muri quando arrabbiavo, ma in questo periodo da allenatore a livello caratteriale mi sento migliorato tantissimo. Loro sono stati bravi a farmi cambiare e farmi dare una calmata. Lavorare in un Milan giovane in futuro? Mi ero fatto la bocca su come aveva giocato la squadra all’inizio, per questo serve giocare gente funzionale, che tipo di calcio sa giocare. Mi piacerebbe, oggi sto pensando solo alla Spal, non mi fermo e non mi faccio domande sul futuro, poi da lunedì penseremo a tutto il resto”.

Un episodio che è rimasto scolpito nella stagione per Gattuso: “Mi porto dentro tutta la stagione, ma c’è stato un momento in cui non avevamo 9-10 giocatori e la squadra ha dato tutto. Ripeto, la cosa che mi fa più rabbia è che abbiamo dovuto sempre prendere mazzate, quando eravamo tranquilli non abbiamo dimostrato la rabbia e la cattiveria necessaria. Nei momenti di difficoltà siamo sempre venuti fuori, questo mi fa rabbia”.

Tanti i tifosi milanisti domani a Ferrara: “Fa piacere, hanno fame di vittoria e l’amore che ci hanno donato è straordinario, sono stati un valore aggiunto. Si meritano molto molto di più, è da un po’ che c’è mancanza di risultati e i tifosi meritano di meglio”.

Le ultime su Abate, acciaccato di recente, e su Zapata: “Le scelte le fa la società, io ho detto quello che pensavo ma decidono loro. Posso solo usare parole positive per quello che hanno dimostrato. Bisogna ringraziarli per la professionalità, posso dire solo questo”.

Carlo Pellegatti ringrazia Gattuso per le risposte vere nella stagione. Il mister replica: “Ringrazio io voi, mi spiace di essere stato spesso fumantino. Ogni tanto avete detto qualche ‘stronzata’ ma è il vostro lavoro. E’ difficile far capire cosa vuol dire allenare il Milan, è un sogno così come la possibilità di lavorare nella squadra dove ho giocato tanti anni. Farò il possibile per restare a lungo e portare grandi risultati. Mi da fastidio che una squadra che fa 65 punti sembra sia tutta da buttare, abbiamo fatto tante cose positive. Non mi va che quello che abbiamo fatto è passato come una roba facile, scritta. Domani abbiamo una speranza e pensiamo a quello, poi tireremo le somme”.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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