Caldara: “Milan, ripagherò la fiducia. Il peggio è alle spalle”

Mattia Caldara AC milan
Mattia Caldara (foto acmilan.com)

MILAN NEWS – Il premio ‘sfortuna 2018-19’ in casa Milan lo ha vinto sicuramente lui. Mattia Caldara ha appena concluso la stagione più jellata della sua carriera, per colpa dei numerosissimi infortuni subiti.

L’ultimo, il più grave, lo ha costretto ad un’operazione delicata al legamento crociato del ginocchio e dunque ad un’altra lunga assenza dai campi. Caldara si sta curando a Villa Stuart, clinica romana specializzata proprio per queste terapie. La Gazzetta dello Sport lo ha interpellato facendo il punto della situazione sul suo recupero.

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News Milan, Caldara al lavoro per il recupero: “Ho capito i miei difetti”

Il centrale milanista ha raccontato come sta vivendo questo periodo particolare a Roma per il lento recupero: “ Sono qui da un mese e mezzo e ho cominciato a fare lavori sul campo: corsette, conduzioni ed esercizi di stabilità. Tra pochi giorni avrò un controllo, poi farò una breve vacanza a Mykonos in attesa di tornare a Milanello. Fino a dieci giorni fa avevo ancora fastidio, adesso invece cerco di godermi un po’ Roma. Sono stato anche all’udienza generale con il Papa. E la carbonara mette a rischio il primato della pizza nei miei gusti… Ma la cosa più importante è rispettare il programma. Finora è andato tutto bene. Le prime due settimane dopo l’operazione sono state difficili a livello mentale oltre che fisico. Ma il peggio è passato: altri due o tre mesi e ricomincio da dove avevo lasciato. Ho ipotizzato una data per il rientro, ma la tengo per me”.

Caldara ammette di aver passato momenti bui dopo l’infortunio, ma di aver utilizzato questo tempo per migliorare anche caratterialmente: “Questo periodo mi è servito a capire me stesso, i miei piccoli difetti caratteriali. Ho riflettuto molto. Non ho giocato, ma sono cresciuto come uomo. E ho capito cosa mi mancava a livello fisico: il secondo infortunio, quello al ginocchio, è stata una fatalità, ma il primo fu in parte dovuto alla mancanza di elasticità e ho lavorato molto per risolvere questo problema. Se ho pianto? Un paio di volte, da solo. Ho scoperto che aiuta”.

Caldara è anche tornato a commentare il suo trasferimento, circa un anno fa, dalla Juventus al Milan: “Furono giorni frenetici, ho saputo tutto un paio di giorni prima della conclusione. Stavo ancora cercando di inserirmi nella Juve e all’improvviso cambiò tutto. Non fu facile affrontare quel momento. I tifosi del Milan mi accolsero benissimo e mi dispiace molto non aver ancora ripagato la loro fiducia. Io sono molto timido, ma mi sono trovato subito bene. Chiedo scusa per quest’anno disgraziato. Pensi che da bambino sognavo di fare gli scalini di San Siro e di vedere lo stadio pieno: mi è successo una sola volta”.

Infine qualche battuta sull’annata che verrà e sul nuovo Milan che ritroverà al suo rientro: “Mi sono mancati sia il Milan che la Nazionale. Maldini mi ha sempre parlato tanto e ogni volta sento la sua fiducia. Avere davanti uno che ha fatto la storia del Milan è un grande stimolo. Mi ha chiamato anche dopo l’infortunio, è sempre molto presente. La maglia numero 33? La lascio a Krunic, penso che cambierò”.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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