Addio Ital-Milan, ora la squadra è più internazionale

Il Milan non sarà più incentrato sulla caccia ai talenti italiani. Profilo più ‘international’ per la squadra guidata da Maldini e Boban

Rade Krunic e Paolo Maldini
Rade Krunic e Paolo Maldini (foto acmilan.com)

Ricordate la proposta di Silvio Berlusconi, durante il recente periodo di recessione alla fine della sua gestione rossonera, di rilanciare il Milan tramite calciatori giovani ed italiani?

Un progetto avveniristico e low-cost che l’ex storico presidente voleva promuovere per rilanciare la qualità del vivaio di Milanello e per evitare di spendere troppi soldi sul mercato. Tutto questo però è praticamente stato messo in disparte con l’avvento della proprietà Elliott Management e con una pianificazione tecnica decisamente differente da quella del passato.

Come riporta Tuttosport, il Milan che sta nascendo è lontano dall’idea di Ital-Milan, ovvero di una rosa piena di ragazzi italiani cresciuti nel settore giovanile, bensì sta prendendo un profilo più ‘internazionale’. Basta guardare le scelte di mercato recenti: Paolo Maldini ha già chiuso per il bosniaco Krunic, il francese Hernandez e l’algerino Bennacer. E’ vicino al francese Veretout e sta pensando ad altri talenti stranieri per completare la rosa.

L’idea è quella di non fossilizzarsi sui talenti nostrani, sempre ben apprezzati (vedi Donnarumma o Romagnoli) ma di allargare gli orizzonti con lo sviluppo dell’area scout e con acquisti internazionali utili alla causa, magari di giocatori di prospettiva che abbiano la personalità giusta per imporsi subito nel Milan.

Con Maldini e Boban al timone dell’area tecnica, i rossoneri hanno dunque cambiato pelle: non più un’idea antica o conservativa, bensì orizzonti più larghi e la volontà di riportare il Milan ad essere un mix tra calciatori italiani di qualità e giovani talenti stranieri motivati e volenterosi.

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Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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