Milan, peggior attacco degli ultimi dieci anni: il dato

Crisi Milan: Marco Giampaolo vanta il peggior attacco della Serie A ma anche dell’ultimo decennio rossonero. Dati e confronti con le precedenti formazioni. 

Krzysztof Piatek Milan-Inter
Krzysztof Piatek (©Getty Images)

E’ del Milan il peggior attacco della Serie A, insieme a Udinese e Sampdoria. E non è certo questione di sfortuna o cose simili. Piuttosto – evidenzia La Gazzetta dello Sportè la costruzione stessa delle azioni d’attacco che è decisamente modesta.

Così insufficiente da registrarsi come la peggiore dell’ultimo decennio. Mentre i friulani possono almeno consolarsi con due goal su azione, il Diavolo no: un colpo di testa vincente di Hakan Calhanoglu e un rigore realizzato da Krzysztof Piatek.

Due gol su soli otto tentativi verso la porta per gli uomini di Marco Giampaolo. Zero all’esordio in campionato contro i friulani, poi i quattro tentativi contro l’Hellas Verona e la metà nel derby.

Ed è più che altro la seconda parte a sollevare quesiti: lì dove doveva esserci un miglioramento, non solo c’è stata una frenata, ma addirittura anche un passo indietro. E se è con l’allenamento che il tecnico doveva far crescere il gioco, per ora questo non ha funzionato per niente.

Col Torino serve la svolta immediata, ma in ogni caso – conclude la Gazzetta – difficilmente abbandonerà l’ultimo posto di un’altra classifica: quella di gol e tentativi in porta degli ultimi 10 anni rossoneri. E’ solo un dato statistico ma certifica perfettamente il problema.

Tanto per rendere l’idea, nelle stesse giornate, il Milan di Gennaro Gattuso aveva segnato 7 gol e tirato 27 volte nello specchio, e contro avversari come Napoli, Roma e Atalanta. Nei quattro anni di Massimiliano Allegri furono 4 gol ma serviva solo aggiustare la mira, date le ben 25 conclusioni all’attivo.

Il più alto numero di gol fatti spetta tuttavia al Milan di Filippo Inzaghi: 10 su 21 tentativi. L’ultimo di Vincenzo Montella, invece, spicca come il migliore per azioni da gol create: 30 tiri nello specchio nelle prime 4 partite. La strada per Giampaolo, quindi, è tutta in salita. In campo e nei numeri.

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