Strinic: “Giampaolo non mi considerava. Esonero? Milan non per tutti”

Ivan Strinic spiega le ragioni della risoluzione del contratto con il Milan, dove Marco Giampaolo non lo riteneva una prima scelta. Parole positive per Stefano Pioli.

Ivan Strinic
Ivan Strinic (©Getty Images)

L’esperienza di Ivan Strinic al Milan è stata completamente anonima, dato che il giocatore non ha collezionato alcuna presenza ufficiale. Nella prima stagione a fermarlo è stato un problema cardiaco, mentre la seconda è terminata subito con la risoluzione del contratto.

Il terzino sinistro croato era stato ingaggiato a parametro zero da Massimiliano Mirabelli nell’estate 2018. Doveva essere lui l’alternativa a Ricardo Rodriguez sulla corsia mancina della difesa. Un elemento con esperienza in Italia e anche con la nazionale, essendo stato pure titolare della Croazia nell’ultimo Mondiale. Adesso è svincolato e cerca squadra.

Strinic sul Milan, Giampaolo e Pioli

Strinic ha rilasciato un’intervista a Tuttomercatoweb.com e ha spiegato perché ha lasciato il Milan in estate risolvendo il contratto: “Il Milan ha cambiato tanto. Allenatore, direttore sportivo. Il mister non mi vedeva come una prima opzione. Quando ho visto che non ero considerato, non volevo rimanere solo per allenarmi. Ho giocato in ritiro qualche partita, ho parlato con i direttori e abbiamo deciso di separarci”.

Il terzino croato a Milanello aveva ritrovato Marco Giampaolo, suo allenatore già nell’ultima stagione alla Sampdoria e recentemente esonerato. A proposito del suo esonero si è così espresso: “Il Milan è una società grande, ha una storia. Non è per tutti. Ma Giampaolo ha tante qualità, lui e il suo staff. Non so cosa sia successo, avevamo fatto un buon ritiro. Quello che è successo è strano. Ci voleva tempo. Ma con Pioli il Milan si rialzerà, ha tanta esperienza e può fare bene”.

Secondo Strinic il nuovo tecnico, Stefano Pioli, riuscirà a risollevare la squadra. La dirigenza ha voluto cambiare perché riteneva che con Giampaolo non ci fosse più grande margine di crescita. Troppo negative le prestazioni di inizio campionato e poca fiducia ormai in lui. Vedremo se la scelta pagherà in termini di gioco e soprattutto di risultati.

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