Bilancio Milan, l’intervista di Radio Rossonera a Raffaele Greco

Intervista a Radio Rossonera per Raffaele Greco, esperto software per grandi enti in ambito amministrativo, per parlare del bilancio del Milan e fare chiarezza su alcuni punti.

Casa Milan
Casa Milan (©Getty Images)

In questi giorni si fa gran parlare del Milan riguardo ai dati sul bilancio, con il rosso da 145 milioni di euro per la stagione 2018/2019. È giornalisticamente obbligatorio andare ad analizzare nel dettaglio questa situazione.

I colleghi di Radio Rossonera hanno interpellato Raffaele Greco, esperto software per grandi enti in ambito amministrativo, gestore dell’account Twitter Hrundi V. Bakshi, che MilanLive.it ha avuto onore di ospitare con una sua analisi dettagliata sui costi e ricavi della sessione di calciomercato estiva.

Anzitutto un suo pensiero personale su questo rosso in bilancio del Milan: “Da giorni lo analizzo. Non vedo molta pulizia di bilancio, e quindi svalutazioni o accantonamenti. Nell’esercizio precedente c’erano stati accantonamenti di Bacca e Kalinic. In questo invece, le svalutazioni sono solo Strinic (quasi 2 milioni), accantonamenti di 6,9 milioni e fondo rischio a 22 milioni. È in aumento il rosso, continueranno gli accantonamenti per eventuali sanzioni UEFA. L’esercizio chiude il 30 giugno, c’è ancora spazio di manovra”.

Sugli allarmismi social e altro: “Non va tutto benissimo. Un altro numero impressionante: 387 milioni di spese complessive incluse imposte e tasse. Unica nota lieta è che nel 19/20 non ci saranno 7-8 milioni di residui dei bond, rimborsati a fine settembre 2018”. 

Sull’affare Piatek, messo per intero in questo bilancio: “Quando si acquista il cartellino, va sempre in ammortamento. La rateizzazione non c’entra niente con il passivo di bilancio. Piatek andrà in ammortamento a 7 milioni l’anno circa, stop. Il totale degli ammortamenti calciatori è di 80m, cifra di poco inferiore all’anno scorso”.

Sulla scadente qualità delle cessioni, con plusvalenze bassissime: “Ci sono 16 milioni di euro in meno di ricavi rispetto all’anno scorso. Le plusvalenze con i cartellini dei calciatori sono pochissime, soprattutto se paragonate a quelle di Juve e Inter. Senza la cessione di certi calciatori inaspettati e casuali, il numero sarebbe stato ancora minore”. 

Fatturato netto e fatturato lordo: “Il fatturato è sempre e solo uno. Il netto è una distinzione per le squadre di calcio: tutti i ricavi, ad eccezione dei calciatori (player trade). Bisogna stare attenti perché i giornalisti mettono quello lordo o quello netto se sono o meno redazioni amiche delle società. Sulla Juve spesso non si leggono certe cose”. 

Dati di debito tenuti in considerazione dall’UEFA: “Una delle norme uefa a cui si fa riferimento, al di là dei soldi che devi dare alle banche (finanziamenti, anticipazioni, bond, obbligazioni), ci sono quelli della cassa mercato: saldo tra acquisti e vendite. Anche quel saldo viene analizzato. Nelle norme dell’UEFA la somma dei debiti finanziari e il saldo tra crediti e debiti, non deve superare il fatturato. Se lo supera, ci sono sanzioni. Controllate certi dati che diffondono, tipo quelli della Juventus che vengono spesso nascosti“.

Bilancio Milan, Greco: “I tifosi devono sapere…”

Sulle spese del personale: “Spesso si prende la cifra delle spese, e si spacciano per monte ingaggi. No, ci sono differenze di decine di milioni. Sono le spese di tutti quelli che lavorano nel club. Nel dettaglio, vi dico che per il Milan sono dettagliate bene. Quattro gruppi: compensi calciatori, allenatori, staff medico e collaboratori. Poi anche premi e bonus. Certi giornalisti non raccontano bene nemmeno i dati ufficiali”.

Su Sky Sport che parla di debito che il club deve risanare: “Il Milan non deve rientrare di niente. La proprietà ha già coperto tutto. I tifosi devono sapere. I soldi li han messi i Singer, e non sono pochi”. 

Chiusura dell’intervista su altri dati: “Nel prossimo bilancio 19-20 non avremo gli oneri per Bacca e Higuain. Sono saliti gli ammortamenti”.

Infine le differenze SuningElliott e sul nuovo stadio: “La vera e unica risposta razionale è una domanda: il contenzioso UEFA è stato risolto pochi mesi fa, è recente. Immaginiamo che l’anno scorso sia stato un anno franco… Che pompo a fare i bilanci adesso con auto-sponsorizzazione a tempo? Come fa l’Inter, che fa diverse auto-sponsorizzazioni. Ha un peso anche la questione stadio: vediamo di capire come faranno, chi decide. Nuova società al 50%, chi mette i soldi e decide? Fateci sapere chi gestirà tutto”. 

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