Pagni: “Milan retrocesso in B per ricavi commerciali”

Il giornalista analizza i dati di un calo netto per i ricavi commerciali rossoneri negli ultimi anni per colpe piuttosto oggettive e programmatiche.

gazidis ivan scaroni paolo
Ivan Gazidis e Paolo Scaroni (Foto AC Milan)

Situazione molto complessa a livello societario per il Milan, soprattutto dopo la pubblicazione del bilancio attuale che conta 146 milioni di euro di ‘rosso’.

Numeri piuttosto gravi, complice anche un netto calo dei ricavi commerciali nelle ultime stagioni: gli introiti del club infatti sono decisamente diminuiti mentre le spese aumentate, soprattutto nella gestione cinese 2017-2018.

Il giornalista Luca Pagni, sul suo ‘bollettino’ riguardante le cronache Milan, ha fatto chiarezza su questo problema piuttosto serio: “Quattro anni fa il Milan denunciava ricavi commerciali per 82 milioni. Ed era ancora nel novero dei club con il giro d’affari più sostanzioso d’Europa. Ora sul fronte dei ricavi, il Milan è finito nella serie B continentale, oltre la ventesima posizione, con la seria possibilità di una ulteriore retrocessione se non si dovesse invertire la tendenza in tempi brevi. Nella stagione 2018-19, il Milan ha denunciato ricavi commerciali per 56,8 milioni, la metà dell’Inter e un terzo di quelli della Juventus”.

Le colpe di tutto ciò? Impossibile prendersela con Elliott Management o con il fantomatico Yonghong Li: già alla fine dell’era Berlusconi il Milan cominciava ad avere numeri negativi: “I numeri della caduta del Milan sono impietosi. Gli introiti da sponsor tecnico sono passati dai 18 milioni del 2015-16 agli 11 del 2018-19: il divorzio da Adidas si è riflettuto sul merchandising (sceso da 11 a 9 milioni)”.

Altro segno di difficoltà è la svalutazione dei pacchetti promo-pubblicitari: “L’altra voce in netto calo è quella della vendita dei pacchetti promo-pubblicitari multi prodotto a partner commerciali, come ha ricordato un articolo della Gazzetta dello Sport, crollata dai 29 milioni del 2015-16 ai 12 del 2018-19, in particolare per il mancato rinnovo di diversi contratti scaduti nel giugno 2016. Dalla scorsa stagione sono venuti a mancare pure i 4 milioni garantiti da Telecom come “league sponsor”, tolti però a tutta la Serie A. Poi c’è il capitolo Emirates: lo sponsor di maglia vale 14 milioni all’anno ma scade fra pochi mesi, nel giugno del 2020. Eppure, per ovviare alla carenza di ricavi commerciali e di sponsor il Milan ha ingaggiato uno dei più pagati manager di calcio della Premier, l’ex amministratore delegati dell’Arsenal, Ivan Gazidis: per il quale è inevitabilmente venuto il momento di dimostrare che li vale”.

Roma-Milan, Piatek titolare? L’Olimpico gli porta bene

Impostazioni privacy