Montolivo: “Condannato al ritiro. Fascia a Bonucci? Ecco come andò”

Riccardo Montolivo AC Milan
Riccardo Montolivo (©Getty Images)

Oggi Riccardo Montolivo ha deciso di raccontare come sono andate le cose nelle ultime due stagioni trascorse al Milan. Dopo essere stato capitano della squadra, ha progressivamente perso spazio fino ad essere messo completamente ai margini.

Lo scorso giugno il suo contratto è scaduto e ha optato per il ritiro dal calcio giocato. Si pensava che potesse trovare una sistemazione, ma ha effettuato una scelta diversa. Al Corriere dello Sport ha spiegato: «Mi hanno condannato a smettere. E non ho avuto neppure la possibilità di salutare i tifosi dopo sette anni. Alla fine di una stagione nella quale da gennaio avevo praticamente smesso di giocare non per mia volontà né per problemi fisici, l’allenatore mi dice che farò parte del gruppo pur perdendo la centralità. Accetto di rimettermi in gioco, sono all’ultimo anno di contratto. Poco prima della partenza per la tournée negli Stati Uniti, però, ricevo un sms dal team manager Romeo: “Tu non vieni”. Motivazioni e spiegazioni, zero».

Montolivo ha raccontato che Gennaro Gattuso inizialmente gli aveva detto che sarebbe stato un membro della squadra, poi è arrivata la non convocazione per la International Champions Cup. Successivamente il Milan è passato dalle mani di Yonghong Li a quelle del fondo Elliott, con conseguente cambio di dirigenza. Leonardo, stando alla versione del giocatore, lo aveva rassicurato e invece si è trovato ai margini. Nelle partitelle giocava con la Primavera e si allenava a parte con Alen Halilovic, oggetto misterioso transitato a Milanello.

L’ex di Atalanta, Fiorentina e Milan ha anche rivelato come si sviluppò il passaggio della fascia da capitano a Leonardo Bonucci nell’estate 2017: «Non fui io a consegnargliela. Mi dissero che Yonghong Li aveva deciso che la fascia sarebbe passata a uno dei nuovi. Quando me lo comunicarono spiegai che lo trovavo ingiusto, che stavano commettendo un grosso errore poiché nello spogliatoio ci sono delle gerarchie che dovrebbero essere sempre rispettate. Feci i nomi di Bonaventura e Romagnoli. Niente, Bonucci».

Montolivo spiega che dal presidente Yonghong Li arrivò l’indicazione di nominare Bonucci capitano, anche se lui consigliò Alessio Romagnoli e Giacomo Bonaventura per rispettare le gerarchie. Il difensore ex Roma ha poi ereditato la fascia quando Bonucci è ritornato alla Juventus.

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