Nuovo San Siro, Maran: “Stadio non si costruisce con carte bollate”

Ultime sul nuovo stadio milanese, con l’assessore che vuole strumenti e argomenti ben più convincenti rispetto alle ultime novità.

Stadio Giuseppe Meazza San Siro
Stadio Giuseppe Meazza – San Siro (©Getty Images)

C’è ancora molto da lavorare riguardo al nuovo San Siro, il progetto di uno stadio milanese che possa diventare la futura casa di Milan e Inter.

Dopo l’ok parziale della pubblica utilità giunto dal Consiglio comunale, i club attendono sia di scegliere il progetto architettonico più idoneo, sia di un accordo definitivo con le istituzioni per dare il via alla costruzione, preferibilmente nell’area di San Siro.

A cercare di dare un input maggiore a tale iniziativa è stato oggi l’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, il quale ha commentato la lettera inviata da Milan e Inter per chiarire alcune condizioni per la realizzazione del nuovo stadio.

Abbiamo ricevuto una lettera formale e ovviamente riceveranno una risposta formale come è giusto che sia, però credo che non si è mai visto costruire uno stadio con le carte bollate” – ha ammesso Maran – “Quindi da un lato daremo una risposta ma dall’altro c’è l’invito ad avviare un gruppo di lavoro, per capire materialmente come passare dalle lettere ai fatti, perché se dobbiamo discutere di come si fa uno stadio bisogna mettersi attorno ad un tavolo – ha aggiunto a margine di una conferenza stampa nella sede del Comune – e verificare tutte le condizioni. Su questo Comune e sindaco danno la massima disponibilità per raggiungere un obiettivo che interessa a tutti”.

C’è anche la domanda sul patrimonio storico che deriverebbe dal vecchio ‘Meazza‘: “Ci siamo attivati nei giorni scorsi scrivendo alla Soprintendenza e avviando la procedura quindi da questo punto di vista siamo partiti. Anche sugli altri punti va discusso e credo che lo si debba fare confrontandosi insieme ad un tavolo e cercando delle soluzioni anche perché il tema della gestione del Meazza è complessa e dobbiamo ragionarci tutti insieme, per capire la formula migliore”.

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