Ibrahimovic: “Mi spedirono al PSG, ma il vecchio Milan era grande”

Zlatan Ibrahimovic ricorda la sua esperienza passata al Milan, quando era felice di vestire la maglia rossonera e dovette poi trasferirsi al Paris Saint Germain.

Zlatan Ibrahimovic con Leonardo e Nasser Al-Khelaifi (©Getty Images)

Zlatan Ibrahimovic non voleva lasciare il Milan nell’estate 2012. Non è un mistero che l’attaccante svedese volesse rimanere in rossonero e invece fu “costretto” a trasferirsi al Paris Saint-Germain.

Il club aveva problemi di bilancio e dovette fare delle cessioni onerose. A partire in direzione Parigi furono sia lui che Thiago Silva, due pilastri della squadra allora allenata da Massimiliano Allegri. Quegli addii furono un primo evidente segnale del ridimensionamento del Diavolo sotto la gestione Fininvest-Berlusconi.

Calciomercato Milan, Ibrahimovic e il trasferimento al PSG

Ibrahimovic nell’intervista concessa al magazine GQ ha ricordato quella vicenda, elogiando comunque la dirigenza del Milan e in particolare Adriano Galliani: «La vecchia società era grande. Galliani per me era bravissimo, un dirigente fantastico. Faceva tutto per la squadra, però aveva anche molta disciplina. Quando non gli piaceva qualcosa lo diceva in faccia a tutti e quando andava tutto bene ti dava credito. Dopo due anni gli ho detto: “Galliani, non voglio andare via, sto bene al Milan”. Finché, ero al mare, sul cellulare ho visto cinque chiamate perse di fila in 30 secondi, e lì capisci che qualcosa non va. Chiamo Mino Raiola e mi comunicano che mi spedivano al PSG».

Il centravanti originario di Malmoe è rimasto al PSG fino al 2016, quando da svincolato è approdato poi al Manchester United. A Parigi numeri importanti: 156 gol in 180 partite. Vinti tutti i trofei nazionali, ma è mancata l’affermazione in Europa. Il club la sta ancora cercando dopo il suo addio, nonostante gli ingenti investimenti.

Ibrahimovic: “Ho mandato Materazzi in ospedale, ecco perché”

Impostazioni privacy