Milan imbottigliato: Ibrahimovic dà la scossa ma non basta

Milan-Sampdoria 0-0, finisce così allo stadio San Siro. Nemmeno Ibrahimovic riesce a sbloccare i rossoneri a secco da tre gare consecutive. Ma l’approccio dello svedese è subito tangibile. 

Milan-Sampdoria
Milan-Sampdoria (©Getty Images)

Milan imbottigliato, titola così La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Finisce infatti 0-0 a San Siro, con la terza partita senza goal per un Diavolo che non sa più segnare. E nemmeno Zlatan Ibrahimovic è bastato per cambiare la tendenza.

Ma come evidenzia il quotidiano, lo svedese ha comunque dato la scossa al suo ingresso. Il che non si sa se sia un bene o un male, perché di certo non sembra salutare che una squadra venga rianimata da un 38enne che non vedeva il campo da due mesi.

Ibra sarebbe dovuto essere infatti un valore aggiunto in questi primi minuti, e non già il trascinatore nonostante una condizione fisica ancora tutta da ritrovare. Oggi lo svedese corricchia e a tratti passeggia, ma è stato comunque dispensatore di giocate e palle pulite per la squadra di Stefano Pioli.

Oltre a provarci con due colpi di testa, ha imboccato Rafael Leão e Rude Krunic con due possibili assist poi sprecati. Ma prima del suo ingresso, poche idee e tanto caos. La cruda realtà dice quindi che il migliore in campo è stato ancora Gianluigi Donnarumma, perché senza i suoi miracoli i blucerchiati l’avrebbero portata a casa.

E per tentare la svolta Pioli ha anche abbandonato il 4-4-3 per passare a un 4-3-2-1 molto centralizzato, con Giacomo Bonaventura dietro a Krzysztof Piatek e con Suso e Hakan Calhanoglu esterni che entravano dentro il campo. Ma il risultato finale è stato soltanto una trequarti ammassata: tanto e disordine, possesso palla inutile e pochissime chance concrete.

Claudio Ranieri si è invece rintanato col suo 4-4-2 a linee strette e basse, lasciando anche volentieri il pallino nelle mani della squadra avversaria. Ha confidato nella ripartenza perfetta e l’aveva anche trovata, se non fosse stato annullato il goal di Jakub Jankto.

Oggi – evidenzia la rosea – il Milan mette tristezza. E a Ibrahimovic non si può chiedere altro che smuovere queste anime spente e intimorite del suo spogliatoio. A spaventare è soprattutto il vuoto, la mancanza di un’idea precisa di futuro. Servirà un’ennesima rivoluzione a fine stagione.

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