Milan, Ibrahimovic ‘spinge’ per il 4-3-1-2 con Leão 

Milan, cambio modulo in vista: urge la scossa a questo Diavolo e Zlatan Ibrahimovic ha già mostrato la retta via. Ecco il possibile scenario. 

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic (©Getty Images)

Zlatan Ibrahimovic ordina il 4-3-1-2 con Rafael Leão. Titola così il Corriere dello Sport oggi in edicola. Non nel senso stretto che sia lo svedese a scegliere la formazione, ma più che altro che quanto visto nella ripresa a San Siro appare ormai già imprescindibile per questo Milan.

Anche perché la trasferta di Cagliari sarà uno snodo cruciale per la stagione, una gara da non sbagliare dopo il clamoroso tracollo di Bergamo e il brutto passo falso di domenica contro la Sampdoria. E allora ecco che bisognerebbe ripartire da quanto di buono visto nell’ultimo fine settimana.

Ed è proprio per questo che Stefano Pioli valuta di replicare quanto visto nella ripresa contro i blucerchiati ma già dal primo minuto. Dunque con Ibrahimovic in campo dal fischio d’inizio in coppia con Leão e con Hakan Calhanoglu dietro le punte e senza Suso e Krzysztof Piatek.

Il mister sembrerebbe volerci provare già in questi giorni di a Milanello, anche se non sarà semplice modificare l’assetto in così poco tempo. Ma una cosa è certa: urge una scossa immediata per non sprofondare nel baratro più totale. E Ibrahimovic – evidenzia il CorSport – ha già dato un’indicazione importante: vuole giocare in coppia col portoghese.

Il tandem, del resto, ha permesso al Diavolo di spingere subito sull’acceleratore rispetto all’apatia del primo tempo. Il feeling c’è ed è stato evidente. Si va dagli scambi in campo e dagli applausi dello svedese durante i tentativi del portoghese, all’abbraccio consolatorio finale.

Un gesto da fratello maggiore, da guida assoluta. Ruolo per cui Ibrahimovic è stato appunto chiamato. Ecco perché questa nuova possibile coppia non dispiace affatto a Paolo Maldini e a Zvonimir Boban. Se da una parte è destino che siano in parte persi i 35 milioni per Piatek, che si provino a salvare quanto meno quelli del talento lusitano.

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