Suso, altro che rinnovo: ora si valuti la cessione

Milan, Suso ha stufato la tifoseria: come evidenzia Tuttosport oggi in edicola, ora bisogna avere il coraggio di ammettere il fallimento e cedere lo spagnolo quanto prima. 

Suso
Suso (©Getty Images)

Tempo scaduto per Suso. La tifoseria ha esaurito definitivamente la pazienza, e i fischi di San Siro di domenica lo hanno fatto ben capire. Come evidenzia Tuttosport oggi in edicola, San Siro non ne può più. Di tutto ormai. Del suo modo di giocare, della posizione in cui fatica a spostarsi e del classico movimento che si ripete da mesi e mesi.

Così lo spagnolo adesso è finito dritto nel mirino della Curva Sud, la quale aveva già messo altri giocatori nella lista nera: Ricardo Rodriguez, per esempio, o anche lo stesso Frank Kessie. Due giocatori, non a caso, non più titolari e che ora sono anche in cima ai rumors di mercato per una possibile cessione già a gennaio.

Adesso – incalza il quotidiano – il Milan e Pioli devono trovare il coraggio di prendere decisioni drastiche e anche definitive. Perché sono ormai quattro anni che si attende la crescita definitiva dello sganolo che non giunge mai. E’ da quattro stagioni che puntualmente ci si punta per poi pentirsene amaramente.

Ora – evidenzia Ts – è l’ora di rendersi conto che il progetto è fallito. Bisogna comprendere che Suso è un buon giocatore per una squadra di seconda fascia – e non a caso il meglio l’ha dato al Genoa – ma non per un Milan che tenta di tornare ai fasti di un tempo.

La presenza di Zlatan Ibrahimovic, in tal senso, potrebbe anche aiutare nella decisione: con un 4-3-1-2, infatti, sarebbe proprio lo spagnolo a farne principalmente le spese. Il quale ormai è diventato più una zavorra che un salvagente. Il tutto tenendo conto che il rinnovo è ancora in stand-by, perché è da mesi che il giocatore spinge per guadagnare 6 milioni di euro all’anno.

Ecco perché forse sarebbe arrivato il caso di cederlo. E non obbligatoriamente ai 40 milioni di euro della clausola rescissoria. Anche perché essendo arrivato a zero, si tratterebbe sempre di una sana plusvalenze per le casse di Elliott Management Corporation. Dopo aver perso l’opportunità in estate, sarebbe il caso di osare adesso.

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