PIÙ ROSSO CHE NERO – Calhanoglu evita il destino e le conseguenze

E’ Hakan Calhanoglu l’eroe di Milan-Torino: subentrato all’86esimo, la sua doppietta vale anche oltre la vittoria col Torino e la semifinale di Coppa Italia. 

Hakan Calhanoglu (©Getty Images)

Milan fuori dalla Coppa Italia. Fino al 90esimo minuto, era questo lo scenario. Fino all’ultimissimo respiro, prima che si entrasse nel recupero, il Diavolo aveva clamorosamente bucato l’appuntamento importante. Nel momento più inadeguato in assoluto.

Sarebbe stato infatti un errore imperdonabile. Con un potenziale contraccolpo psicologico per una squadra finalmente ritrovatasi. Provate a immaginare lo scenario. Certo: si sarebbe trattato di Coppa Italia – non l’obiettivo principale – e non di campionato. Ma sarebbe stato comunque una mazzata agli entusiasmi, oltre che un’eliminazione in casa, per un guppo che arrivava da quattro successi di fila.

Calhanoglu il salvatore

La verità è che sarebbe stato un netto passo indietro. E allora è doverosamente per questo che Hakan Calhanoglu diventa così l’uomo del momento. Per la singola partita e per tutto ciò che le girava attorno. La verità è che Calhanoglu ha da solo (si fa per dire) battuto il Torino, il fato e la depressione.

Subentrato all’86esimo, la sua grinta e determinazione è stata chiara sin da subito. Dalle primissime giocate rapide e di qualità che hanno spaventato la difesa granata. Tipo quel filtrante per Theo Hernandez che mette l’esterno a tu per tu col portiere avversario. E non è un caso, ovviamente, che tale prestazione sia avvenuto quando si sia mosso sulla trequarti, nonché sua reale zona di competenza (non che questo giustifichi del tutto le prestazioni spesso indecenti con Gattuso e nel pre-Pioli).

Doveroso voto 8 a Calhanoglu. Perché ha salvato il Milan e ha evitato ogni conseguenza possibile. Una bomba tiene a galla la nave nella parte conclusiva della battaglia, un’altra affonda quella avversaria ai supplementari. Si rivede così quel Calhanoglu brillante visto a inizio periodo con Stefano Pioli, inevitabilmente limitato ora dal nuovo 4-4-2 che lo costringe a partire dalla fascia. Ma il Milan può sorridere, perché ha ritrovato comunque un’altra arma importante per questa rincorsa. L’obiettivo è chiaro: salvare (in parte) la stagione.

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