Pirlo: “Inter-Milan, il distacco non si sentirà. Ibrahimovic fondamentale” 

Andrea Pirlo parla del derby di domenica sera e delle ultimissime in casa Milan. I pareri su Zlatan Ibrahimovic, Paolo Maldini, Zvonimir Boban e Stefano Pioli. 

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo (©Getty Images)

Inter-Milan, parla il doppio ex Andrea Pirlo. Intervistato da La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, l’ex centrocampista si è espresso sulla stracittadina di domenica sera e sulle ultime in casa rossonera.

Secondo l’ex specialista delle punizioni, non sarà una partita senza storia a causa dei 19 punti di differenza: “No, semmai fa storia a sé perché il distacco si annulla. Vedo meglio l’Inter ma entrambe sanno che è una partita che può cambiare la stagione, incide non solo sulla classifica ma sull’autostima”. 

Idee chiare anche su Zlatan Ibrahimovic e il suo apporto: “Si, è fondamentale. Alza il livello di attenzione del gruppo, è un perfezionista esigente in tutto e vuole che per gli altri sia lo stesso, lo so per esperienza diretta. I compagni avranno una tensione enorme ad allenarsi con lui, è uno che te la fa sentire. E’ vero che appende al muro, urla, si incavola: così ne ho conosciuti pochi. E in campo, magari non come prima, fa ancora la differenza”. 

C’è spazio anche a un commento al mercato rossonero condotto dal suo amico Paolo Maldini: “Ha un ruolo difficile in un Milan senza grosse disponibilità economiche. Un club diversissimo dal vecchio Milan. Lui e Boban fanno quello che possono, hanno preso i giocatori che potevano prendere: è questione di investire sui giovani e sperare che esca un campione”.

Pirlo, malgrado tutto, promuove l’operato della dirigenza rossonera e del tecnico: “La difficoltà non è passare dal campo alla scrivania, ma dal Milan a cui erano abituati loro a quello di oggi. Hanno fatto bene in un momento delicato e penso siano le persone giuste per risalire piano piano: Paolo sente parlare di calcio da quando ha 3 anni, Zvone ha anche una preparazione “politica”. Vale lo stesso per Pioli: fa il possibile con quello che ha, è riuscito a dare un’impronta alla squadra. Mi è sempre piaciuto, anche come persona”. 

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