Locatelli: “Al Milan ho sofferto, la società non credeva in me”

Manuel Locatelli ricorda i momenti difficili trascorsi al Milan, prima del trasferimento al Sassuolo che lo ha rilanciato. Per il futuro sogna in grande, ma deve lavorare ancora tanto.

Manuel Locatelli
Manuel Locatelli (©Getty Images)

Manuel Locatelli sembrava avere tutto per diventare una colonna del Milan, invece le cose sono andate diversamente. Gli straordinari gol contro Sassuolo e, soprattutto, Juventus gli misero in sacco di pressione nella stagione 2016/2017.

Il centrocampista classe 1998 ha lasciato Milanello nell’estate 2018 per provare a rilanciarsi. Ha scelto una piazza come Sassuolo, dove spesso i giovani di talento vengono valorizzati. L’inizio non è stato facile, ma col tempo le sue qualità sono emerse e adesso è un calciatore ritrovato.

Locatelli tra passato e futuro

Locatelli ha concesso un’intervista a DAZN e ha fatto riferimento proprio ai periodi complicati avuti dopo il gol decisivo in Milan-Juventus: «Anch’io ci ho messo del mio dicendomi che dovevo far di più, non ero tranquillo di testa in allenamento e partita e questo mi ha creato problemi. Montare la testa assolutamente no, genitori e amici mi hanno sempre fatto stare coi piedi per terra. Non che credessi di essere il più forte di tutti, ma ero convinto di dover fare giocate importanti e goal ogni partita. Ho sofferto questo: prima i titoloni sui giornali e poi le critiche, non è stato facile».

Il 22enne originario di Lecco spiega che il club rossonero non credeva più in lui, anche per questo ha deciso di trasferirsi al Sassuolo: «Quando c’è un ostacolo davanti si fanno tre passi indietro, si prende la rincorsa e lo si scavalca. Avevo bisogno di cambiare aria, di staccare, la società non credeva in me, me l’ha fatto capire. I primi mesi sono stati difficili, sono venuto con una mentalità sbagliata. Davo tutto per scontato, non mi allenavo sempre al massimo, mi è scattato qualcosa mentalmente cerco di non sbagliare più soprattutto come atteggiamento».

Adesso è felice in Emilia, però per il suo futuro ambisce ad approdare in top club per dimostrare di essere all’altezza: «Vorrei tornare in una grande squadra, sono ambizioso, non so quanto mi ci vorrà. Spero di andarci al più presto ma non faccio viaggi mentali, penso solo a spingere in ogni allenamento e al presente».

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