Perché il Milan farebbe bene a tenersi Bonaventura

Bonaventura pronto a lasciare il Milan a costo zero? Ecco perché il centrocampista marchigiano sarebbe ancora utile al club.

Bonaventura e Piatek
Bonaventura e Piatek esultano (Getty Images)

Partiamo da una premessa: Giacomo Bonaventura è uno dei calciatori più sottovalutati della Serie A. Ancor più se ci riferiamo ai calciatori di origine italiana.

Difficile trovare in circolazione un centrocampista completo, tecnico e dinamico come Jack. Non a caso rappresenta una piccola bandiera del Milan recente, indossando la maglia rossonera dal 2014 ad oggi.

Eppure la sua partenza da Milanello appare certa. Il contratto di Bonaventura scadrà il 30 giugno prossimo, le possibilità di un rinnovo appaiono remote e le squadre già sulle tracce del centrocampista sono già numerose.

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Gol e dinamismo: Bonaventura può servire ancora al Milan

Due le spiegazioni sintetiche del prossimo addio di Bonaventura: l’intromissione di Mino Raiola e il progetto Ivan Gazidis.

Il noto procuratore, poco convinto dalle potenzialità del club rossonero, vorrebbe portare Bonaventura lontano da Milano. Non mancano le offerte, anche da club importanti e appare difficile trattare con lui.

Gazidis invece punterà su calciatori giovani, senza esagerate pretese economiche, per cominciare un percorso in proiezione futura, come già fatto ai tempi dell’Arsenal.

Ma ci sentiamo di dissentire con tali motivazioni. Il Milan potrebbe e dovrebbe tentare di trattenere Bonaventura. Un calciatore così, alla soglia dei 30 anni, può essere ancora utile in vari ambiti.

In primis a livello tattico: Bonaventura può giocare in tutti i ruoli dalla metà campo in su. Sa fare il mediano, il trequartista, l’esterno offensivo, persino la seconda punta. Lo ha dimostrato in carriera prima all’Atalanta, poi al Milan.

Poi c’è il fattore esperienza: non è sbagliato pensare ad un Milan giovane e di prospettiva. Ma i nuovi innesti Under-23 avranno bisogno di almeno 4-5 elementi maturi e già rodati per poter inserirsi subito nell’ambiente rossonero. Uno come Bonaventura sarebbe una chioccia ideale.

Infine c’è l’aspetto economico. Bonaventura percepisce 2 milioni netti a stagione e difficilmente per un eventuale rinnovo pretenderà cifre ben più elevate. Il Milan dovrebbe provare a fare uno sforzo, anche perché perderlo a costo zero rappresenta una minusvalenza finanziaria ed un vero peccato anche a livello etico.

Il Bonaventura di oggi, reduce da un grave infortunio lo scorso anno, non sarà forse l’uomo dal rendimento sicuro e continuo di qualche anno fa. Ma averlo in casa (nella stagione che porterà a EURO 2021) potrebbe essere una risorsa non da sottovalutare.

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