Bennacer: “Innamorato del Milan, maglia incredibile. Ecco la mia top 11”

Ismael Bennacer
Ismael Bennacer (©Getty Images)

Oggi è toccato a Ismael Bennacer sottoporsi al Q&A organizzato dal Milan su Instagram per mettere in contatto il giocatore con i tifosi. Ecco le domande e le risposte del centrocampista rossonero.

Se potessi tornare indietro nel tempo, quale partita vorresti vedere?

«La semifinale di Champions League 2007 contro il Manchester United, quando Kakà ha segnato un gol incredibile».

Chi è il migliore giocatore algerino?

«Mahrez, è incredibile».

Qual è calciatore più forte che hai affrontato in Serie A?

«Dybala della Juventus».

A quali giocatori del passato ti ispiri?

«Iniesta, Pirlo e anche Xavi».

Cosa senti quando indossi la maglia del Milan?

«È incredibile, vedo il simbolo della Champions sulla spalla…».

In che ruolo giocavi da bambino?

«Da numero 10, anche se da piccolo ho fatto pure il terzino sinistro».

Qual è stato il momento più bello della tua carriera?

«Quando ho vinto la Coppa d’Africa».

Non vedo l’ora di vederti segnare a San Siro. Come esulterai?

«Anche io non vedo l’ora di segnare a San Siro. Non so come esulterò, penso che andrò verso la Curva Sud a esultare».

Cosa ti ha fatto innamorare del Milan?

«Tutto. La squadra, la società, i giocatori che sono passati e quelli che ci sono. Questo mi ha fatto innamorare del Milan».

Qual è la partita più bella che hai giocato col Milan?

«Contro l’Udinese in Coppa Italia».

Quali sono i tuoi punti di forza e quelli in cui devi migliorare?

«Recupero palla, passaggi tra le linee. Penso di dover migliorare tutto, ma in particolare devo essere più decisivo».

Come è stato vincere la Coppa d’Africa?

«Qualcosa di incredibile».

La tua top 11 di sempre?

«Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Roberto Carlos, Xavi, Pirlo, Iniesta, Messi, Ronaldo, Ronaldinho».

Cosa farai appena si potrà uscire di casa?

«Spero di allenarmi, poi di vedere sia mia madre che mia moglie».

Cosa vuoi dire ai tifosi rossoneri?

«Dico sempre forza Milan ai nostri tifosi, torneremo più forti. State a casa, bisogna essere una squadra unita».

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