Milan, Maldini va verso l’addio a fine stagione 

Milan, sta per arrivare il momento della verità per quanto riguarda Paolo Maldini. Dopo il licenziamento di Zvonimir Boban, presto sarà definito anche il futuro del Dt come riferisce Tuttosport oggi in edicola. 

Paolo Maldini Frederic Massara
Paolo Maldini e Frederic Massara (©Getty Images)

Che decisione prenderà Paolo Maldini per il futuro? Mentre il Milan si riorganizza programma per quanto possibile i prossimi mesi, c’è ancora questo fondamentale quesito in sospeso sullo sfondo. Rallentato dall’emergenza coronavirus che ha riguardato anche in prima persona il Dt, ma pur sempre presente.

Nel frattempo, riferisce Tuttosport, sembrerebbe cambiata la posizione della proprietà a tal proposito. Mentre prima sembrava infatti destinato a seguire le orme di Zvonimir Boban licenziato, ora sembrerebbe esserci una sorta di dietrofront da parte di Elliott Management Corporation. Ma non basterà probabilmente.

Milan-Maldini: la situazione

Il fondo statunitense, a bocce ferme, sembra che abbia compreso che privarsi di un’altra bandiera, soprattutto in questo momento, potrebbe comportare una frattura troppo pericolosa con l’ambiente e la tifoseria. Così, quando sarà possibile riprendere quell’incontro rinviato dalla problematica sanitaria, potrebbe esserci una mano tesa verso il dirigente.

Ma adesso non c’è più tempo per tentennare. Come evidenzia il quotidiano, serve questo confronto per capire che ne sarà del futuro del Milan. Per capire chi dovrà sedersi al tavolo con Mino Raiola per trattare per esempio il rinnovo di Gianluigi Donnarumma o quello di Zlatan Ibrahimovic, o per esempio comunicare a Stefano Pioli la decisione per la prossima stagione.

Ma più in generale bisogna capire che ne sarà di Maldini e che ruolo potrebbe avere in questo nuovo Milan. Perché se la società dovesse chiedergli di restare ma senza alcun tipo di responsabilità e potere decisionale, sarebbe una soluzione inadeguata e che l’ex storico capitano non accetterebbe mai.

E pensare a una certa autonomia – evidenzia Ts – oggi appare parecchio complicato. Soprattutto con l’arrivo di Ralf Rangnick proiettato più per la scrivania che per la panchina. Ecco perché la separazione, malgrado tutto, resta comunque la situazione al momento più probabile.

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