Milan, nel mirino Boadu: può essere l’erede di Ibrahimovic

Milan, può essere Myron Boadu l’erede di Zlatan Ibrahimovic. Come riferisce Tuttosport oggi in edicola, il Diavolo potrebbe avere un vantaggio nella corsa al talento olandese. 

Myron Boadu (©Getty Images)

Mentre La Gazzetta dello Sport e il CorSport rilanciano Stefano Pioli per la panchina rossonera, Tuttosport invece insiste ancora per un Ralf Rangnick in pole position per la guida tecnica. Tecnico tedesco che potrebbe portare con sé anche l’erede di Zlatan Ibrahimovic: Myron Boadu dell’AZ Alkmaar.

In attesa di capire che ne sarà del futuro dello svedese, il club rossonero si sta guardando già attorno per non farsi trovare impreparato in caso di cattive notizie. Così l’ultimissimo nome sarebbe il giovane olandese classe 2001, un profilo in pieno stile Milan under 25.

Milan, obiettivo Boadu per l’attacco

Ma c’è una concorrenza feroce per il prodigio di Amsterdam. Reduce da una stagione a livelli mostruosi, con tanto di esordio prima nella nazionale giovanile e poi in quella maggiore, il centravanti è finito inevitabilmente nel mirino di mezza Europa.

20 reti e 13 assist in 39 gare stagionali: è questo il bottino stagionale. Numeri che hanno fatto schizzare il valore del giocatore dai 5 milioni iniziali ai 20 attuali. Valori destinati a schizzare ulteriormente a questi ritmi appena il calcio tornerà alla normalità.

C’è Mino Raiola dietro il talento di 19 anni. L’agente – riferisce il quotidiano – lo ha già proposto a diverse squadra, e il fatto di dover parlare col Milan di tutti i suoi assistiti potrebbe rivelarsi un assist per il Diavolo. Certo, il manager non ha fiducia nel progetto targato Elliott, ma Boadu potrebbe essere la stellina di una squadra proietta sui giovani e pronta a una nuova era con Rangnick.

Oltre al fisico roccioso e a fiuto in zona gol, l’olandese ha palesato altre doti importanti come la gran velocità e l’importante qualità tecnica. Caratteristiche che lo rendono di fatto un potenziale predestinato pronto a un salto di qualità. Chissà che un club come il Milan, storicamente legato agli olandesi, non possa rappresentare lo step giusto considerando i suoi soli 19 anni attuali.

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