Dal provino all’Inter alla malattia: 10 cose che non sapevi su Baresi

La leggenda del Milan compie oggi 60 anni. Ecco dieci curiosità sulla sua vita e sulla sua carriera. Quale fra queste già conoscevi?

Baresi compleanno 10 curiosità
Franco Baresi (©Getty Images)

Franco Baresi compie oggi 60 anni. Kaiser Franz, come lo avevano battezzato i tifosi del Milan, oggi è in società nel ruolo di ambasciatore.

Come Paolo Maldini, in carriera ha vestito soltanto due maglie: quella rossonera e quella della Nazionale azzurra. Ventitré anni al Milan: tre nelle giovanili, poi in prima squadra. Nel 1974 l’ingresso nel vivaio del Milan, dal 1977 in prima squadra.

Una carriera straordinaria, ricca di incredibili successi. Ma oltre alle vittorie, Baresi ha lasciato il segno per la sua incredibile leadership, per una mentalità mai visto prima né dopo. Un giocatore sensazionale che non si è ancora ripetuto.

Di lui si è scritto e detto di tutto. I tifosi conoscono la sua storia e il suo carattere. Proveremo a sorprendervi riportando di seguito dieci curiosità sulla vita e sulla carriera di Baresi. Speriamo di cogliervi impreparati.

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Milan, 10 curiosità su Baresi

  • A 15 anni ha sostenuto un provino con l’Inter ma viene scartato. Nel 1974 entra a far parte del settore giovanile del Milan. Un’intuizione che ripagherà. E non poco.

 

  • Entra nella prima squadra del Milan nel 1977 ma debutta l’anno successivo. Nonostante un impatto subito importante, la sua permanenza è in dubbio per il rapporto burrascoso con due compagni di squadra: Albertosi e Capello.

 

  • Il 23 aprile del 1978 fa l’esordio con in Verona-Milan. Negli spogliatoi incontra Nereo Rocco, il quale gli dice: “Ciò, mona, te ga zogà anca ti?“. Il giorno dopo sul giornale legge le parole di Rivera: “Questo ragazzo farà molta strada”.

 

  • Nel 1979 il primo grande successo: lo Scudetto della stella. All’epoca, per contratto, guadagnava 12 milioni di lire. Rivera, il capitano, gli fa ottenere un premio per la vittoria del campionato. Fresco patentato, compra la sua prima auto: un golf grigia.

 

  • Kaizer Franz è il soprannome che gli è stato affibbiato dai tifosi del Milan. Ma in realtà, appena entrato in prima squadra, tutti lo chiamavano il Piscinin perché era il più piccolo. Il nomignolo si deve a Paolo Mariconti, massaggiatore del club.

 

  • Nella stagione 1981-1982 ha rischiato seriamente di lasciare il calcio: si è dovuto fermare per quattro mesi a causa di una malattia del sangue. Per precauzione, il club aveva preso dal Brescia il libero Venturi, pagato più di un miliardo.

 

  • Il Milan va in B e arrivano le offerte di Sampdoria e Inter. “Il Milan è la mia vita”, risponde Franco. Che resta, firma un biennale da 100 milioni e si prende la fascia da capitano. A 22 anni.

 

  • Nell’estate del 1982 fa parte del gruppo dell’Italia che vince il Mondiale in Spagna. Ma senza mai scendere in campo.

 

  • Gli inizi con Arrigo Sacchi non sono stati dei migliori. Franco passava il tempo a guardare le cassette di Gianluca Signorini, libero del Parma, l’ex squadra del mister. Non mancarono crisi di rigetto.

 

  • Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, dopo alcuni anni da dirigente del Milan, ha avuto un’esperienza nel 2002 come direttore sportivo del Fulham di di Mohamed Al-Fayed. Durò 81 giorni.

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