Milan, l’ora delle scelte: quattro spine per Gazidis

Ivan Gazidis tra non molto dovrà prendere decisioni importanti per il futuro del Milan. Dalla panchina al management, passando anche per il parco giocatori.

Gazidis deve fare scelte
Ivan Gazidis (foto AC Milan)

A breve il Milan sarà chiamato a prendere alcune decisioni importanti per il futuro. E toccherà a Ivan Gazidis fare tali scelte, sperando di non sbagliare.

Oggi La Gazzetta dello Sport evidenzia quattro nodi che l’amministratore delegato rossonero deve sciogliere.

  • Nuovo allenatore. Nonostante la stima e i buoni rapporti, Stefano Pioli non rimarrà. L’idea è sempre quella di affidare la panchina a Ralf Rangnick, con il quale vanno definiti i discorsi già avviati e interrotti dall’emergenza Covid-19. Entro la prima settimana di giugno dovrebbe arrivare il verdetto. Il manager tedesco dovrebbe fare sia da allenatore che da direttore sportivo. Vuole uno staff composto da otto persone, tra i quali dovrebbero esserci sia Almstadt che Moncada. Inoltre, pare voglia tre collaboratori italiani che conoscano già bene la Serie A.
  • Paolo Maldini. Trattenere la leggenda rossonera sarebbe importante, ma non è detto che lui accetti di restare. Servirà un confronto diretto con Gazidis per capire quale sarà il suo margine di manovra con l’arrivo di Rangnick. La convivenza tra Maldini e il tedesco è complicata. Gazidis sa che Paolo è un valore importante per il club, considerando anche il peso della sua immagine a livello internazionale.
  • Zlatan Ibrahimovic. Il centravanti svedese ha tanti dubbi, ma c’è modo di convincerlo a restare. L’addio di Zvonimir Boban e la conferma incerta di Paolo Maldini non sono elementi che aiutano la sua permanenza. Ibra si aspetta una chiamata da Gazidis per decidere. Restare o meno non è una questione di soldi, Zlatan vuole chiarezza soprattutto sul progetto del club. L’idea di restare per giocare ancora un po’ e poi magari fare l’ambasciatore del club non dispiace. Ma ci vuole chiarezza.
  • Gianluigi Donnarumma. La situazione è delicata e trattare in tempi brevi con Mino Raiola non è facile. Il rinnovo è possibile, magari anche di un solo un anno. Anche Alessio Romagnoli ha lo stesso agente, ma il suo contratto scade nel 2022 e non nel 2021. C’è meno urgenza, ma comunque servirà arrivare a un accordo entro i prossimi mesi.

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