Capello: “Milan da Scudetto, anche senza Ibra. Pioli decisivo”

Le parole di elogio di Fabio Capello al lavoro del Milan di Pioli, che merita evidentemente di essere in testa alla classifica.

Fabio Capello scudetto Milan
Fabio Capello (Getty Images)

Piovono elogi e congratulazioni per il cammino attuale del Milan, che è al primo posto in classifica a ben cinque lunghezze dalle inseguitrici.

Tra coloro che credono maggiormente al progetto rossonero c’è Fabio Capello. L’ex allenatore del Milan ha parlato oggi al Corriere della Seraspiegando i motivi del successo.

La parola Scudetto non è un tabù secondo il tecnico friulano: “Milan da scudetto? Certo, non sognare, ma pensare in grande. Perché la differenza è sostanziale: sognare in grande possono farlo tutti, pensare in grande no. E il Milan ora può farlo. Anzi, deve”.

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Capello vede un Milan vincente anche senza l’apporto costante di Ibrahimovic: “Il Milan si impone da grande, senza soffrire, gestendo, come le grandi squadre. Senza ansia. E soprattutto, senza Ibra. Zlatan ha imposto la sua voglia di vincere. Con o senza Ibrahimovic in campo. I compagni sanno cosa fare e lo fanno, sono compatti, sono squadra. E sono stati bravi ad approfittare anche degli stadi vuoti”.

Sull’assenza di pubblico: “San Siro quando borbotta si sente. Inevitabile che sui giovani potesse incidere. L’atmosfera ovattata, da accademia, dà loro una mano: possono esprimersi senza la paura e l’ansia di sbagliare un passaggio. Ma credo che fosse così soprattutto in estate. Ora l’autostima è diversa. Sono sicuro che, pubblico o non pubblico, oggi il Milan sarebbe comunque là in cima”.

L’uomo-chiave per Capello è però un altro: “Pioli. Ha meriti enormi che secondo me non gli vengono riconosciuti appieno. Aveva bisogno di tempo e di fiducia. Tenerlo quest’estate era la scelta giusta. Da applausi anche il lavoro di Maldini, anche nella costruzione della squadra”.

Infine sul mercato che verrà: “Un difensore farebbe comodo, giocando su tre fronti. Vice-Ibra? Da un punto di vista numerico ci potrebbe stare, ma il Milan ha raggiunto un suo equilibrio, che è meglio toccare il meno possibile”.

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