Musacchio, tre anni al Milan con poche soddisfazioni: le statistiche

Mateo Musacchio è un nuovo calciatore della Lazio. Ripercorriamo la sua esperienza al Milan 

Mateo Musacchio
Mateo Musacchio (Getty Images)

Un altro superstite del Milan “cinese” ha lasciato i rossoneri. Dopo quella di Conti al Parma, è arrivata anche la cessione di Mateo Musacchio alla Lazio. Il difensore argentino si trasferisce nella Capitale a titolo definitivo per sostituire l’infortunato Luiz Felipe.

Si è conclusa così dopo tre anni e mezzo l’esperienza di Musacchio al Milan. Inseguito già da Galliani, l’argentino è stato il primo acquisto del d.s Mirabelli nell’estate del 2017. Prelevato dal Villarreal, Musacchio esordisce in rossonero in un’amichevole estiva con il Borussia Dortmund nella quale si segnala per un gioco di prestigio sulla fascia, apprezzatissimo dai tifosi milanisti che lo esaltano per quel gesto. Un inizio promettente, dunque, ma di lì a poco sarebbero iniziate le prime difficoltà.

Con Montella e Gattuso

Montella lo schiera da titolare nella difesa a tre con Bonucci e Romagnoli. Pur alternando qualche panchina, l’argentino è tra le prime scelte dell’allenatore che lo impiega anche in Europa League dove segna il primo gol con il  Milan nel 3-2 contro il Rijeka. In Serie A, i rossoneri non ingranano e, a fine novembre 2017, Gattuso subentra a Montella.

All’inizio, il nuovo allenatore continua a puntare sull’argentino poi dopo il ko con l’Atalanta a San Siro (0-2) prima di Natale, Musacchio finisce in panchina e ci rimane fino al 18 marzo 2018, quando subentra per appena 6 minuti nel 3-2 al Chievo. Un’altra presenza da titolare con il Napoli e la stagione 2017-18 va in archivio con 21 presenze totali tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League e un gol all’attivo. 


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Gattuso resta sulla panchina del Milan nell’annata 2018-19. Con il ritorno di Bonucci alla Juventus e il mancato impiego di Caldara, acquistato per sostituire l’ex capitano e fuori per tutta la stagione per infortunio, Musacchio vive una stagione da titolare. Se si esclude un periodo di assenza tra novembre e dicembre per un problema al ginocchio, l’argentino gioca 29 partite da titolare e segna anche il primo gol in campionato nella sconfitta 3-2 con l’Inter nel Derby di ritorno. Il Milan chiude la Serie A 2018-19 al quinto posto e con la semifinale di Coppa Italia. Per Musacchio 35 presenze totali (compresa l’Europa League) e un gol.

Musacchio Lazio
Mateo Musacchio (©Getty Images)

Con Pioli

Alla stregua di Gattuso anche Giampaolo nella sua breve parentesi non rinuncia a Musacchio che resta titolare anche con Pioli. C’è anche lui in campo nella disfatta di Bergamo (5-0) che costringe la dirigenza rossonera a tornare sul mercato. Oltre ad Ibrahimovic arriva anche Kjaer. Il danese scala subito le gerarchie e si prende il posto dell’argentino.

Nel match contro il Torino dello scorso 17 febbraio, Musacchio è protagonista di un episodio che farà discutere più della partita. Kjaer si infortuna e l’argentino si sarebbe rifiutato di entrare per un presunto fastidio al polpaccio. Pioli smorza subito il caso e lo fa tornare in campo nella successiva sfida con la Fiorentina sebbene solo per 15 minuti. Contro il Genoa, altra panchina poi il lockdown. Alla ripresa, Musacchio si infortuna e viene operato alla caviglia. Tornerà in campo, dopo un anno, a gennaio 2021, con il Torino in Coppa Italia. I 33 minuti nel secondo tempo di Milan-Atalanta saranno gli ultimi per lui in rossonero. Tra settembre 2019 e gennaio 2021, sono 20 le presenze totali per il difensore senza gol.

Tre anni e mezzo, dunque, tra alti e bassi per Musacchio che, per buona parte della sua permanenza in rossonero, ha pagato le difficoltà di un Milan lontanissimo parente di quello attuale. Un addio, comunque, inevitabile e alla fine senza rimpianti.

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