Raiola: “Io avido? I miei calciatori sono tutti felici”

Mino Raiola ha rilasciato un’importante intervista per la BBC. Tema centrale il pregiudizio negativo che hanno su di lui i tifosi. L’agente si è difeso

Raiola
Mino Raiola e Zlatan Ibrahimovic (©Getty Images)

Mino Raiola è uno degli agenti sportivi più famosi d’Italia e non solo. È conosciuto per aver sotto la sua ala alcuni tra i giocatori più forti al mondo. Se guardiamo al Milan, ci basta pensare a Zlatan Ibrahimovic, Gigio Donnarumma e Alessio Roamgnoli. Tre top player tutti assistiti legalmente da Mino.

Eppure i giudizi esterni sull’agente non sono di certo positivi. Molti nutrono nei suoi confronti un certo odio, in quanto punta molto spesso ad altissime pretese economiche in riferimento ai suoi giocatori.

L’esempio attualissimo di Gigio Donnarumma ne è l’evidente conferma. I tifosi rossoneri sono imbestialiti, in quanto Raiola chiede per il rinnovo del portiere rossonero in scadenza a giugno, un aumento dell’ingaggio sino a 10 mln di euro. È chiaro che l’evidente situazione economica nel calcio, causa la pandemia in corso, versa in uno stato di difficoltà generale.

Ogni società di calcio, dal dilettantismo al professionismo, ne sta risentendo; anche i club di Serie A. Eppure, il quotatissimo agente non si fa di certo scrupoli ad intrattenere trattative di un certo tipo. Richieste, le sue, che ovviamente portano ogni società, tra cui il Milan in riferimento a Donnarumma, ad avere grosse difficoltà nel chiudere gli affari.

Molti accusano Mino Raiola di una forte avidità; di gonfiare le cifre degli affari per godere di un più alto ritorno economico. Ebbene l’agente sportivo si è difeso da tali accuse in un’intervista.


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Le parole di Mino Raiola

In un intervista rilasciata per la BBC, Mino Raiola ha parlato e si è difeso dal pregiudizio negativo che gran parte degli appassionati di calcio nutrono nei suoi confronti.

Queste le parole di Raiola in sua difesa:

Non è bello sentire sempre questi pregiudizi negativi. Gli spettatori sportivi potrebbero anche chiedersi: “Perché se questo uomo è così avido, i suoi giocatori sono tutti felici?”. Mentirei se dicessi che questa cosa non mi dà assolutamente fastidio. Come puoi giudicarmi se sono stato un buon agente per Zlatan Ibrahimovic? L’unico che può giudicare è il giocatore stesso. Non ho nessun potere o influenza! Il mio compito è ottenere il miglior accordo per ogni mio giocatore. Fare questo significa assicurargli una serie di serivizi che la gente di certo non conosce. I miei giocatori non mi considerano un parassita e sanno bene come lavoro. Mi interessa solo come mi giudicano i miei calciatori“.

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