Paquetà: “Al Milan troppa pressione! Adesso do il meglio di me”

Lucas Paquetà è tornato a parlare dell’esperienza al Milan in un’intervista rilasciata per L’Equipe. Queste le parole del centrocampista brasiliano

Paquetà
Lucas Paquetà con la maglia del Milan (©Getty Images)

Lucas Paquetà era arrivato al Milan nel gennaio del 2019. Su di lui c’erano tantissime aspettative da parte del club rossonero, che si è spinto a spendere una somma maggiore ai 38 mln di euro per assicurarsi il talento brasiliano del Flamengo.

Purtroppo il cammino di Lucas in rossonero non è stato affatto fortunato. Il centrocampista non è mai riuscito a convincere al 100% il club e i tifosi, e di fatto non è riuscito a conquistare un posto di titolare nella squadra. Per questo il talento brasiliano, definito inizialmente come un vero crack, è stato ceduto nell’estate del 2020 all’Olympique Lione, team in cui adesso Paquetà è molto più prolifico.

Dell’esperienza al Milan ne ha parlato lo stesso Lucas Paquetà ai microfoni de L’Equipe francese: “Sapete, a Milano mi ero messo addosso molta pressione. Troppa se vogliamo!. Quindi, quando sono arrivato qui a Lione, mi sono ripetuto che non me ne dovevo mettere assolutamente. Che avrei mostrato semplicemente il meglio di me. E se i gol arrivano adesso, tanto meglio. Ad oggi ci sono e sono contento“.


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L’intervista

Come accennato precedentemente, a Paquetà era stata attribuita l’etichetta di “crack” quando era in procinto di arrivare al Milan. È stata forse questa a mettere così tanta pressione al brasiliano? Paquetà smentisce: ”No, conoscevo a pieno la mia responsabilità, sapevo perché ero là. Poi le cose non vanno sempre come dovrebbero purtroppo. Si fantastica su delle cose, ci si mette molta pressione addosso… E’ inspiegabile, a volte non c’è neanche un vero motivo alla base di un fallimento. Anche se la mia esperienza a Milano non è stata straordinaria, inferiore a quello che tutti si aspettavano, mi è servita molto. Perché ora sono un giocatore migliore. Sono un Paquetà diverso, un Paquetà, più forte, che ha ritrovato l’essenza di quello che era al Flamengo. La pressione c’è ancora e ci sarà sempre come è giusto che sia, ma non arriva più da me stesso”.

Al Milan lo aveva portato Leonardo, quando ancora ricopriva il ruolo di direttore tecnico della società. Lucas è molto grato alla figura dell’ex giocatore e allenatore rossonero che gli è stata molto vicino nel breve percorso in rossonero: “A Milano sono arrivato in un nuovo Paese, in un nuovo continente, dovevo parlare una lingua diversa. Leonardo mi ha aiutato molto, mi ha accompagnato nel cammino. In una mezza stagione con lui, le cose sono andate bene per me. Possiamo dire che era il mio mentore, certo. Ma poi quando è andato a Parigi mi sono sentito un po’ solo, non ancora adattato perfettamente alla cultura e al Milan. Ma quell’esperienza mi ha aiutato: sono cresciuto molto sia come giocatore che come uomo. Qui, a Lione, è vero che Juninho mi trasmette fiducia e voi vedete un Paquetà pronto, adattato ai compagni di squadra, identificato nel club. Ma questo lo devo anche al Milan e a Leonardo, che voglio ringraziare sempre. Mi ha aiutato e grazie a lui sono diventato una persona capace di far fronte alle difficoltà“.

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