L’appello di Tassotti: “Milan, credi ancora allo Scudetto!”

Le parole di Mauro Tassotti, storico ex difensore del Milan, che crede ancora nella lotta al titolo peri rossoneri di Pioli.

Mauro Tassotti
Mauro Tassotti (©Getty Images)

La classifica non è positiva come un paio di mesi fa, visto che l’Inter è volata a +6 dal Milan nel turno infrasettimanale.

Senza parlare dei numerosissimi infortuni, che inevitabilmente complicano le scelte ed il cammino per mister Stefano Pioli.

Ma c’è chi crede che il Milan possa ancora fare uno sforzo e dare filo da torcere ai rivali nerazzurri fino all’ultimo. Tra questi ottimisti c’è anche l’ex bandiera rossonera Mauro Tassotti.

Intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport, l’attuale vice-allenatore dell’Ucraina ha fatto intendere come il Milan non debba gettare la spugna a due mesi e mezzo dal traguardo.


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Tassotti, interpellato proprio sulla lotta Scudetto, ha ammesso: “Il Milan deve credere allo Scudetto. Senza il rendimento speciale dell’Inter, il Milan sarebbe ancora lì: non deve abbandonare l’idea di lottare per lo scudetto, perché se lo fa il Milan devono farlo anche gli altri. Con questo atteggiamento è salita in classifica. Deve continuare a pensare partita per partita, senza guardarsi avanti, ma neppure indietro”.

Molto positivo il giudizio dell’ex difensore sulla squadra di Pioli: “C’è stata una lunga sequenza di infortuni e un passaggio a vuoto era prevedibile. Soprattutto chi ha tirato la carretta a lungo ha pagato gli sforzi. Credo che il Milan debba ritrovare brillantezza. Per molto tempo la squadra di Pioli ha giocato meglio di tutti. Quando stai bene ti riesce tutto, poi parte una serie negativa, una catena”.

Sulla sfida di oggi a Verona: “Indimenticabile lo scudetto perso nel ’90 per colpa dell’Hellas. La trasferta di Verona però non può essere sempre così amara!”.

Tassotti, romano classe ’60, ha passato una vita tra le fila rossonere. Come splendido terzino destro ha giocato nel Milan dal 1980 al 1997, quando assieme a Franco Baresi ha dato l’addio al calcio giocato.

Poi ha iniziato il suo lavoro da tecnico: prima per tre stagioni da allenatore della Primavera Milan, poi dal 2001 al 2015 è stato il vice di diversi allenatori (Maldini, Ancelotti, Allegri, Seedorf e Inzaghi).

Dal 2016 l’amico Andriy Shevchenko lo ha chiamato con sé per guidare la Nazionale ucraina.

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