Andreazzoli: “Bennacer può fare il trequartista, con Kessie coppia perfetta”

Ismael Bennacer è diventato il fulcro del gioco rossonero e Aurelio Andreazzoli ha deciso di raccontare diversi aneddoti sul calciatore.

Ismael Bennacer
Ismael Bennacer (©Getty Images)

Malgrado le tante partite saltate in stagione, ben ventitré finora, Ismael Bennacer resta un fulcro nel centrocampo di Stefano Pioli. Il Milan ha sofferto la mancanza del regista algerino, divenuto ormai imprescindibile nello scacchiere tattico del Diavolo, e in queste settimane ha esultato per il suo ritorno in campo.

Aurelio Andreazzoli, l’allenatore che ha consacrato Bennacer ai tempi dell’Empoli, ha raccontato lo sviluppo del calciatore in Toscana, lasciando anche diversi aneddoti sul calciatore.


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Aurelio Andreazzoli ha vissuto gran parte della sua vita in panchina, soprattutto nelle serie minori prima di approdare a Roma, come collaboratore tecnico e per un breve periodo anche sulla panchina della prima squadra. Il tecnico toscano è poi approdato sulla panchina dell’Empoli, dove ha conquistato la Serie A con i bianco azzurri.

Ismael Bennacer è stato il perno della sua mediana, dove l’algerino ricopriva inizialmente il ruolo di trequartista prima dello spostamento in cabina di regia. Andreazzoli ha raccontato il centrocampista del Milan attraverso un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Ecco un estratto delle sue parole:

“Il merito del suo spostamento come regista non va solo a me ma soprattutto al mio staff. Lui ha iniziato come trequartista, e per me lo può fare ancora oggi, ne ha le qualità. Sarebbe più libero da dettami tattici e sarebbe anche più libero, ma da regista va benissimo”.

Su questa stagione:

In questa stagione è stato sfortunato, con me non ha mai avuto un problema fisico, ha avuto un infortunio particolare, molto complicato. Lui è uno stacanovista, vuole sempre allenarsi e migliorarsi, bisognava tirarlo via dal campo”.

Sull’intesa con Kessie:

Pioli è stato bravo a creare la coppia perfetta, uno organizza e l’altro gioca, si completano”.

Sui paragoni:

“Somiglia a Paredes, Leo è un po’ più alto, ma le doti tecniche e le qualità sono identiche”.

Un aneddoto sul passato:

Una volta a Empoli era in panchina ma doveva entrare per un infortunio ad Acquah, ma aveva scordato la maglia nello spogliatoio. Quando l’ha recuperata il Sassuolo ha pareggiato”.

 

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